Finisce con un gol di Totti e una sconfitta la travagliata stagione della Roma, conclusa comunque al secondo posto che vale la Champions e 50 milioni di euro. All'Olimpico nella passerella finale vince il Palermo grazie a un gol (in fuorigioco) di Belotti all'ultimo secondo. Come l'anno scorso, la squadra di Garcia stacca la spina in anticipo: la testa di tutti è già proiettata al futuro. Il primo passo dovrà essere quello di ritrovare la sintonia tra la dirigenza e Garcia (qualche fischio per lui al momento della lettura delle formazioni), messa a repentaglio dalle parole del tecnico sul «gap» incolmabile con la Juve. La Roma sa bene di partire molto lontano dai campioni, ma non vuole sentirsi battuta in partenza.
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All’Olimpico festa in tono minore
Come l'anno scorso, la squadra di Garcia stacca la spina in anticipo: la testa di tutti è già proiettata al futuro
SALUTI - Clima vacanziero dopo il sollievo del derby, la squadra entra in campo con figli e nipoti in braccio, Garcia schiera una formazione da amichevole. Per Spolli la prima e ultima esibizione da romanista, Balzaretti torna in campo dopo 18 mesi e dà l'addio, anche i vari Skorupski, Astori, Paredes e Doumbia (sommerso dai fischi al cambio) schierati in partenza da Rudi difficilmente il prossimo anno saranno confermati in rosa. Totti c'è per avvicinarsi al trecentesimo gol da romanista: gliene servirebbero due ma ne segna uno, quello che lo fa diventare il capocannoniere stagionale della Roma, con 8 centri in campionato e 2 in Champions. L'unico attaccante a chiudere in doppia cifra ha quasi 39 anni ed è la foto di un reparto da rifondare.
MENTALITA'- Con una Roma sperimentale non poteva uscire una prestazione molto diversa. Reparti slegati, giocatori fuori condizione, motivazione ai minimi. Il Palermo ha più voglia e trova il gol grazie a un rigore di Vazquez causato ingenuamente da Spolli. Nella ripresa l'ingresso di Pjanic e qualche discesa di Florenzi svegliano un po' i compagni dal torpore. Nainggolan serve l'assist del pareggio al capitano, Iturbe entra e si becca una folle ammonizione da squalifica, in coda al match i giallorossi chiedono un rigore e vengono puniti dall'altra parte da Belotti appena prima del triplice fischio. Detto che la partita di ieri valeva solo a fini statistici, per iniziare a ridurre il gap dalla Juve si potrebbe iniziare a prendere più sul serio anche questi impegni.
DERBY INFINITO - Siccome la partita dell'Olimpico è da sbadigli, la cara, vecchia radiolina corre in soccorso e porta la testa di tutti i 45mila presenti a quello che accade a Napoli. Le notizie della momentanea rimonta azzurra sulla Lazio fanno felici i romanisti, tranne quelli (non pochi) in Curva Sud che fischiano. Totti segna nello stesso istante in cui Higuain tira alto il rigore del possibile sorpasso, Belotti fa gol in contemporanea con Onazi. Strane coincidenze di un derby a distanza infinito che, preliminari permettendo, l'anno prossimo si riproporrà in Champions per la prima volta dal 2007.
BILANCIO - La Roma chiude di nuovo a 17 punti dalla Juve, come l'anno scorso. In due stagioni e 78 gare di campionato Garcia ha raccolto 155 punti, 45 vittorie, 20 pareggi e 11 sconfitte. Mentre la difesa nei numeri tiene, la flessione dell'attacco è evidente: 72 gol nella passata stagione contro i 54 di quest'anno. Nel complesso un bilancio ottimo se si guarda alla storia giallorossa, ma per ripartire di slancio è bene che la Roma tutta ora si guardi negli occhi. Cercando di ritrovare entusiasmo.
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