rassegna stampa

Allarme a Frosinone: giochiamo all’Olimpico

«Per la partita con la Roma si potrebbero invertire i campi», ha detto il patron del Frosinone, incalzato sulla capienza del vecchio «Matusa», in risposta a chi gli chiedeva se non temesse i pochi posti a disposizione dei romanisti

Redazione

Chi conosce il Presidente Maurizio Stirpe, sa bene che non parla mai a sproposito e che anche una provocazione, fatta col suo sorriso sornione, non è gettata nel mucchio. «Per la partita con la Roma si potrebbero invertire i campi», ha detto il patron del Frosinone, incalzato sulla capienza del vecchio «Matusa», in risposta a chi gli chiedeva se non temesse i pochi posti a disposizione dei romanisti.

Invertire il campo per la gara tra Frosinone e Roma è una ipotesi chiaramente non praticabile, ma il messaggio dalla Ciociaria è chiaro: lo stadio è piccolo e noi questo possiamo offrire. Anche perché una eventuale inversione sarebbe stata quantomeno all'ordine del giorno ieri in Prefettura, quando la dottoressa Zarrilli ha riunito il comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica.

Si è partiti dai biglietti: i tagliandi che verranno messi in vendita saranno al massimo 2.000. I tagliandi saranno acquistabili solo da chi ha la tessera del tifoso giallorossa e risiede in provincia di Roma. Per i Roma Club ciociari non ci sarà alcuna possibilità di avere biglietti. Il Prefetto è stato chiaro: «La città sarà blindata, ma questo è uno sforzo necessario, che tutti dovranno sostenere per la sicurezza».

Tutte le forze dell'ordine saranno schierate, anche la polizia ferroviaria, che si occuperà di quei tifosi che verranno da Roma in treno. Il Questore ha sottolineato come sin dalla mattinata di sabato 12, verranno messe in campo misure preventive di controllo e prefiltraggio. L’area dello stadio sarà letteralmente sigillata rispetto al resto della città e divisa al suo interno per evitare il contatto tra tifoserie. Verrà sospesa ogni agevolazione sui biglietti e chi verrà trovato nei pressi del «Matusa» sprovvisto il biglietto, sarà soggetto a Daspo e denuncia penale. «C'è molta collaborazione tra gli enti e dobbiamo garantire la sicurezza della città. L’evento dovrà svolgersi in maniera tranquilla», l’ordine del Questore.

Il «Matusa» è un impianto che rispetta gli standard per la Serie A, ma che non può soddisfare migliaia di romanisti pronti a partire da soli 50 chilometri di distanza. Ma se pensiamo che saranno tanti anche i tifosi canarini che rimarranno fuori, visto il sold out raggiunto con gli abbonamenti, tutti dovranno attenersi alle regole. Una inversione dei campi sarebbe stata utile a tutti, ma in Serie A ci è andata tutta la città, non solo la squadra. Per cui come recitava l'antico proverbio latino, pilastro delle prime leggi scritte dell'antica Roma: «Dura lex, sed Lex». Che per stavolta fa rima con «2.000 biglietti. E basta».

(F. Cortina)