Da accogliere con un sospiro di sollievo il ritorno del campionato, per allontanare i fantasmi evocati dal fallimento in Europa. Del resto la League, otto mesi prima che la Lazio si consegnasse allo Sparta Praga e al ludibrio dei tifosi, il primo approccio con la seconda competizione continentale era stato quasi presagio, con la Sampdoria seppellita di gol, a Marassi, dal Voivodina di Novi Sad. Stasera un anticipo ricco di significati, quello tra Roma e Inter. In ripresa nella giornate recenti, i neroazzurri si sono fatti avanti restando dunque in corsa per il terzo posto, alle spalle di Juve e Napoli che viaggiano a ritmi per ora proibitivi. Ma dovranno confrontarsi con le magie di Luciano Spalletti che nel mirino la nona vittoria consecutiva. Traguardo doppiamente importante, non soltanto per una statistica da record, ma perché consentirebbe di portare a otto punti il vantaggio sull’Inter, in pratica cancellandola dalla volata, tuttora incerta e ricca di fascino per un posto nella prossima Champions. L’Olimpico promette sostanzioso apporto del tifo giallorosso, che la Roma ha riconquistato non soltanto grazie ai risultati, ma anche con un gioco di altissima qualità, garante di spettacolo e di divertimento. Non importa chi siano gli interpreti scelti dall’allenatore: tutti quando sono stati chiamati hanno risposto nei migliori dei modi all’appello del tecnico. Difficile il recupero di De Rossi, ma la batteria di attaccanti con il supporto illuminato di Pjanic e Perotti mette comunque in allarme una difesa che ha nel duo centrale, Miranda e Murillo, il suo punto di forza.
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Addio Europa, per fortuna ritorna il campionato
Difficile il recupero di De Rossi, ma la batteria di attaccanti con il supporto illuminato di Pjanic e Perotti mette comunque in allarme una difesa che ha nel duo centrale, Miranda e Murillo, il suo punto di forza
(G. Giubilo)
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