Tu chiamale se vuoi... emozioni. Speciali, perché il derby è una sfida particolare che solo Zeman aveva provato a rendere «uguale a tutte le altre».
rassegna stampa
-1 Derby: quando il sogno diventa realtà
Tu chiamale se vuoi… emozioni. Speciali, perché il derby è una sfida particolare che solo Zeman aveva provato a rendere «uguale a tutte le altre». E così il derby numero 141 di campionato avrà il solito spartito fatto di tensioni,...
E così il derby numero 141 di campionato avrà il solito spartito fatto di tensioni, agonismo, ironia e sfottò per chi alla fine avrà portato a casa la vittoria che vale tanto. Stavolta, per fortuna, come non accadeva da anni, la stracittadina influirà sulla lotta per scudetto e Champions ,con la Roma a un solo punto dalla capolista Juve e la Lazio terza in classifica che spera di giocare la coppa con le grandi orecchie.
C’è chi sogna di vincere all’ultimo minuto su autogol del giocatore più famoso dell’altra squadra, chi preferirebbe battere l’avversario con un gol irregolare. Scaramanzie e riti sono già cominciati per i tifosi giallorossi e biancocelesti che hanno nel loro cuore alcuni derby indimenticabili.
SOGNI GIALLOROSSI
Parliamo delle ultime stagioni, delle partite che ogni romanista vorrebbe replicare domani pomeriggio. Si comincia il 21 novembre del ’99, alla fine la Lazio vincerà la scudetto ma quella volta i giallorossi giocarano la mezz’ora perfetta, 4-1 finale: doppiette di Montella e Delvecchio in 31’, biancoceleste favoriti ma annichiliti e capaci solo di salvare la bandiera con Mihajlovic. L’anno dopo a dicembre l’autorete di Paolo Negro sullo svarione di Nesta valse lo scudetto del 2001, quello scucito ai rivali cittadini, una goduria doppia. Infine il derby del 2002 (10 marzo) con la manita rifilata alla Lazio dal poker di Montella e dal pallonetto di Totti allo stralunato Peruzzi. E come dimenticare la doppietta di Vucinic che poteva portare la Lazio in B. È il 18 aprile del 2010: un’apoteosi (poi rovinata da Pazzini) vincere un derby che avvicina allo scudetto dopo essere stati in svantaggio (gol di Rocchi), rigore sbagliato da Floccari e doppietta di Vucinic con papera di Muslera. Infine, la rete di Balzaretti a settembre dell’anno scorso che riscattò la Coppa Italia e interruppe una serie di cinque derby (4 ko e un pari).
SOGNI BIANCOCELESTI
Lulic al 71’. Un momento indimenticabile, è quello che i laziali considerano il derby dei derby, in palio la Coppa Italia, per la prima volta in uno scontro diretto che valeva un trofeo. Delirio biancoceleste, festa a Ponte Milvio e gli aerei che durante l’estate hanno ricordato ai cugini la storica vittoria. Andando indietro nel tempo si può tornare al sigillo di Gottardi nel terzo dei quattro derby nella stessa stagione (97’-’98) oppure a quello del riscatto nel 2000 (lo scherzo del primo aprile): apre Montella ma dopo l’incubo dell’andata Nedved e Veron ribaltano la Roma e avviano la storica rimonta che porta allo scudetto. Poi la zampata di Klose che interrompe la striscia romanista (16 ottobre 2011) o quella di Behrami sempre nel recupero (19 marzo 2008). Indimenticabile Di Canio che a sedici anni di distanza infila i rivali ancora sotto la Curva Sud.
© RIPRODUZIONE RISERVATA