Non ha segnato molto, lo ha fatto nei momenti clou. Pochi ma buoni, preziosi. Un timbro nei quarti, con una splendida tripletta e poi la pennellata in finale a Tirana, decisiva contro il Feyenoord. Vale, questo, per il rinnovo? Non si sa, è una lotta dura, complicata, ed è difficile capire come possa andare a finire, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero.
Il Messaggero
Zaniolo, quel talento che non tutti capiscono
Il nodo contratto, che va avanti da mesi ormai, è diventato un tormentone e tutto ciò ci ha regalato un giocatore pieno di alti e bassi
Il nodo contratto, che va avanti da mesi ormai, è diventato un tormentone e tutto ciò ci ha regalato uno Zaniolo pieno di alti e bassi. Morale una volta a mille, poi giù all’improvviso. Titolarissimo spessissimo e qualche volte escluso quando meno se lo aspettava, con Spezia e nel derby ad esempio, le partite che sentiva più sue. Ossessionati da Zaniolo, è vero. Perché il talento trasmette emozioni contrastanti, troppo o niente, amori e ossessioni.
Zaniolo a Tirana, forse, ha deciso cosa farà da grande: il campione. Non si può più tirare indietro, se fai gol in finale sei scoperto, tutti – o quasi – ora sanno cosa può uscire da quei piedi.
Lui ha quel contratto ballerino che non lo lascia tranquillo e non lo sono nemmeno i tifosi della Roma, che sognano Dybala ma al fianco di Nicolò e non come suo sostituto. Non sapremo a breve cosa ci sarà davanti alla notte magica di Tirana, ma abbiamo capito che a uno così non si deve rinunciare a cuor leggero. Ballano soldi, tanti, e questo tende sempre a essere un problema.
La qualità non si vende e un progetto ambizioso deve investire sul talento. Nick ne ha, non ci sono dubbi. Ora è l’uomo del destino, quello che fatto il regalo più prezioso alla gente. “Ho realizzato il mio sogno da bambino, vincendo una competizione europea, i tifosi sono fantastici e la vittoria è tutta per loro“. Che si riparta da qui, prima che sia troppo tardi.
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