Lo sbarco di Mourinho: sorprendente. L'impatto di Abraham: straripante. Il ritorno di Zaniolo: esaltante. Come riportato da Stefano Carina e da Ugo Trani su Il Messaggero, il popolo è entusiasta della virata decisa dalla proprietà texana. Il 10 di Totti è la maglia che la maggioranza tifosi proprio non riesce a togliersi dalle spalle. Tuttavia la maglia più venduta dopo la storica dell'ex Capitano è da tempo quella di Nicolò Zaniolo. In campo è lui il testimonial e il totem. Il paragone tecnico è ancora improponibile ma la realtà è inequivocabile. Il ventiduenne rappresenta la gente più di ogni altro. Zaniolo, un mese fa, è diventato papà di Tommaso. Una settimana prima è tornato in campo contro il Montecatini dopo lo stop subito alla Johan Crujiff Arena.
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Zaniolo, il riscatto è colorato d’azzurro
L'espulsione contro la Fiorentina gli farà saltare la partita di Salerno, ma domani in Conference ha la chance per riscattarsi mentre Mancini lo ha già preallertato
A dieci mesi dal crack del ginocchio sinistro, Mourinho gli ha dato spazio alla ripresa. Contro la Fiorentina si è fermato. Rosso in dieci minuti: Nessun gesto isterico. Esagerata la voglia di stupire. Di riscattarsi. Mou non ha fatto una piega. Si è limitato ad indicarlo al suo staff. A fine partita anche Zaniolo ha dovuto lavorare con chi non ha giocato. Mezz'ora di corsa, scatti e allunghi. Nicolò era più deluso di José. Quel rosso non gli è andato giù: salterà la trasferta di domenica a Salerno. Giocherà però domani in casa il ritorno dei playoff con il Trabzonspor e sarà sotto la lente d'ingrandimento. Mancini lo vuole riportare in Nazionale già la prossima settimana, venerdì le convocazioni e il 30 agosto appuntamento a Coverciano. Il ct lo ha preallertato un paio di settimane fa: "Fatti trovare pronto". Il destino vuole che riparta a settembre con l'Italia, è il suo mese azzurro. La prima convocazione nel 2018, l'esclusione insieme a Kean nel 2019, l'infortunio nel 2020. Ora le qualificazioni mondiali: a Firenze con la Bulgaria (2 settembre) e a Basilea con la Svizzera (il 5) e a Reggio Emilia con la Lituania (l'8).
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