E’ strano parlare di riposo quando ci si riferisce a un ragazzotto di nemmeno 20 anni, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero. Eppure stavolta, per Nicolò Zaniolo, Di Francesco aveva pensato a un turno di riposo, perché nell’ultimo periodo aveva giocato davvero tanto, sempre a mille, subendo anche qualche responsabilità e pressione di troppo.
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Zaniolo, il ragazzo rimandato in turn over
Con il Bologna doveva stare in panchina, invece Di Francesco gli chiede un altro sforzo e sempre da esterno alto
Con il Bologna doveva stare in panchina, invece, niente. Un altro sforzo e sempre da esterno alto, il ruolo che per ora sta occupando per mancanza di avversari, ma che male addosso non gli si cuce, sarà perché in questo periodo gli va bene tutto, è toccato dalla magia oltreché dal talento.
Rieccolo all’Olimpico, la casa dei (sui) gol. Zaniolo fino a ora ha realizzato cinque reti, tre in campionato e due in Champions League e tutti all’Olimpico, sempre più stadio dei sogni, dove il 2 dicembre scorso ha vestito per la prima volta in campionato la maglia da titolare casalinga(Roma-Inter).
I tifosi lo coccolano, capiscono il talento, gli danno amore e non chiedono niente. Di Francesco lo sta facendo giocare ed è il primo a proteggerlo, per possibile. "Faccio un appello: fatelo rimanere sereno. Non deve avere troppe responsabilità. La 10? Gli sta benissimo la 22 in questo momento con queste prestazioni. Dobbiamo essere bravi noi e l’ambiente a farlo crescere. E’ un giocatore di grande prospettiva ma che deve ancora dimostrare tante cose".
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