Gioca con le parole come il pifferaio di Hamelin faceva con le note, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. E l'effetto è simile: ipnotico. Perché anche quando difende Diawara (che martedì, uscendo da Trigoria, ha avuto un acceso battibecco con un tifoso) Mou regala indicazioni: "Non c'è da fare un dramma. Il mercato è aperto fino al 31, può succedere qualcosa, ma può accadere anche che rimarrà con noi". Tradotto: il calciatore è sul mercato. Se parte bene, se resta meno (perché blocca l'arrivo di un regista) ma non ci saranno preclusioni. È soltanto l'inizio. All'appello mancano almeno un regista e un terzino destro. Il refrain è però il solito: si compra soltanto se si vende. E ormai non basta nemmeno liberarsi dei contratti onerosi di alcuni esuberi che chiedono una buonuscita per salutare (Pastore e Fazio un anno d'ingaggio, Nzonzi 1,5 milioni). A questi, va aggiunta - per una questione numerica - la partenza di uno tra Diawara e Villar. Per lo spagnolo si era fatto avanti il Sassuolo, ora c'è il Napoli. Stallo che blocca l'arrivo di un regista. Perde quota la pista Loftus-Cheek, rimangono in auge quelle di Zakaria e Sergio Oliveira. Da registrare anche un sondaggio per Witsel, entrato in orbita Juventus se a Torino troveranno un acquirente per Mckennie. Pinto - da ieri a Milano - ha chiesto informazioni sul belga: contratto (in scadenza nel 2022) da 7 milioni che sarebbe meno proibitivo grazie al Decreto Crescita (10 lordi, 5 netti, aggirabili con bonus). Il calciatore piace anche all'Aston Villa, dove gioca il sogno del gm: Douglas Luiz.
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Il Messaggero
Villar e Diawara contestati, Pinto a caccia del regista
Perde quota la pista Loftus-Cheek, rimangono in auge quelle di Zakaria e Sergio Oliveira. Da registrare anche un sondaggio per Witsel
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