Chissà se con tutte le cose e i problemi che ha da risolvere a Lisbona, allenando il Benfica, a Mourinho capita di dare ancora una sbirciata alla Roma. Sarebbe curioso chiedergli che ne pensa di questa metamorfosi clamorosa che il suo gruppo, bene o male lo stesso nei suoi capisaldi, ha avuto nell'ultimo periodo. Magari si può pensare che questa caratteristica già registrata nei suoi 9 anni all'Atalanta sia tutta farina del sacco di Gasperini. Che inevitabilmente ci ha messo nel suo, entrando nella testa di un gruppo che già a inizio anno grazie alla cura Ranieri aveva invertito la tendenza. Lo scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Ci si accorge che in tutto il 2025 lontano dall'Olimpico i giallorossi hanno registrato una media punti (2.33) seconda soltanto al Bayern Monaco (2.43) e uguale a quella del Barcellona. Quest'anno il mondo fuori Trigoria si è capovolto: 11 vittorie, 2 pareggi e appena 2 sconfitte. Merito di Gasp, del suo gioco che si sposa alla perfezione con le squadre che in casa spesso vogliono "fare" la partita ma anche di una mentalità che pian piano si sta facendo largo. Svilar e compagni hanno altri tre viaggi (Cremona, Cagliari e Torio contro la Juve) per eguagliare e/o superare il record delle porte inviolate (10) ottenuto nel 2017 e 2018.
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