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Veretout, vera Roma

LaPresse

Show del francese: con una doppietta manda ko l'Udinese e rilancia i giallorossi

Redazione

Il sole di mezzogiorno e trenta illumina l'altra faccia della Roma, tanto diversa da quella felice e perdente dello Stadium, scrive Ugo Trani su Il Messaggero.

Eccola di nuovo bella. Davvero. Nel gioco e, unica cosa che fa la differenza, nel risultato. Nessuno si meraviglia. È sempre accaduto, in questo campionato, contro le formazioni che vivono dal 10° posto in giù: 11 rivali e 12 vittorie (il bis proprio contro i bianconeri di Gotti) su 12 partite, 36 punti dei 43 in classifica. Dove è risalita sul podio, sorpassando la Juve terza e il Napoli quarto, avversarie che devono comunque recuperare lo scontro diretto: qualsiasi verdetto farà scendere i giallorossi dall'attuale 3° posto al 4° posto. E chissà se poi basterà essere forti con le deboli per restare in zona Champions dopo il traguardo. Fin qui (22° turno) è stato sufficiente. Anche per viaggiare meglio dell'anno scorso (4 punti in più).

Il lavoro di Fonseca va oltre il successo contro l'Udinese. Avvertite le rivali ad alta quota, si rivolge soprattutto al suo spogliatoio. Fatti e non parole. La Roma vince pure senza Dzeko che non è più titolare da 4 gare. I numeri danno ragione al tecnico: 9 punti su 12 a disposizione senza l'ex capitano. Promosso Mayoral. Il centravanti di scorta, pur non giocando la sua migliore partita, ha lasciato il posto al senatore solo con il risultato già in cassaforte, cioè dopo aver partecipato alla prestazione completa della squadra, capace di chiudere la sfida in 25 minuti.

Il rendimento interno della Roma, tra l'altro, è il migliore della serie A, con 9 vittorie e 3 pareggi: imbattibilità (l'ultima sconfitta nel campionato scorso, il 2 luglio, proprio contro l'Udinese) e 30 punti conquisti. E in casa ha pure l'attacco più prolifico: 31 reti su 47 totali.