Cambiano i valori dei cartellini, gli ingaggi e i parametri economici, ma non le strategie, scrive Eleonora Trotta su Il Messaggero.
rassegna stampa
Valori a picco, stesse strategie: il mercato vive sul paradosso
Le grandi società cercano di rispettare i programmi di rafforzamento con formule nuove e cessioni mirate
Il calcio è fermo per via dell'emergenza coronavirus e le grandi società cercano di rispettare i programmi di rafforzamento con formule nuove e cessioni mirate. Il mercato in uscita si rivelerà quindi fondamentale con scambi e affari allargati destinati ad aumentare.
Non a caso, la Juventus sarà molto attiva sul fronte cessioni: da Bernardeschi a Rugani, passando per Higuain e Pjanic a Torino c'è quasi una squadra in vendita e nessuno questa volta vuole fallire l'obiettivo di alleggerire il monte ingaggi del club.
I soldi della cessione di Icardi permetteranno all'Inter di finanziare la campagna acquisti. Conte vuole il famoso vice Lukaku (non tramonta Giroud), un terzino sinistro, un altro difensore e almeno un centrocampista alla Vidal. Caccia anche al vice-Handanovic: Padelli è stato bocciato. Parallelamente, l'ad Marotta farà il possibile per allontanare la minaccia Barcellona e trattenere Lautaro Martinez.
Restyling in difesa pure per un Napoli che si divide tra la caccia di un centrale, i rinnovi di Zielinski e Mertens e il sostituto di Callejon (piace Boga). Il tema rinforzi offensivi occupa pure i pensieri di Petrachi, alla costante ricerca di un vice Dzeko.
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