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Undici portieri in dieci anni: ora la Roma punta su Lloris

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Alisson il top, in più gli affidabili De Sanctis e Szczesny. Poi il buio

Redazione

I numeri uno della Roma degli ultimi 15-20 anni è pari soltanto a una mattinata trascorsa alla stazione Termini, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Gente che va, che viene senza mai trovare pace o un minimo di continuità. C'era una volta Tancredi titolare per quasi 10 stagioni consecutive capace di inanellare in Serie A 258 gare consecutive dal 27 aprile 1980 al 29 gennaio 1989. Ormai in questi anni ci si è abituati a un continuo andirivieni. Quattro nell'ultimo triennio, ben 11 nell'era statunitense. Gli investimenti non sono mancati, come flop: su tutti nell'ultimo decennio quello di Stekelenburg.

Ora tocca a Pinto e Mourinho riprovarci: il ventaglio delle scelte è ampio e dipende dalla disponibilità di spesa del club. C'è il portiere offerto da Raiola (Areola) quello di Mendes (Rui Patricio) quello sondato ad aprile (Musso) l'altro che è in rotta con Gasperini e si propone (Gollini) sino ad arrivare al preferito dello Special One. Si tratta di Lloris nazionale francese che nei giorni scorsi ha rimandato ogni discorso relativo alla sua permanenza al Tottenham ai primi di luglio. Il costo del cartellino (in scadenza nel 2022) l'età (34 anni) gioca a favore della Roma ma lo stipendio 6 milioni reso comunque più accessibile dal Decreto crescita che tassa al 50% il lordo. Conti alla mano ai Friedkin costerebbe 4,5 milioni netti.