La Roma esce nuovamente dalla zona Champions. Al Tardini, sotto il sole tiepido d'Emilia, si è squagliata, scrive Ugo Trani su Il Messaggero. Chiamandosi fuori. Così il Parma nemmeno soffre per vincere il 1° match nel nuovo anno (ultimo successo 3 mesi e mezzo fa) e riavvicinarsi al Torino terzultimo. Il 2-0, pesato l'atteggiamento dei giallorossi, è risultato attendibile, anche se l'arbitro Piccinini avrebbe dovuto assegnare il rigore, ad inizio partita, quando Hernani ha toccato in area Pellegrini.
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Una Roma da incubo, figuraccia a Parma
Stanca, senza idee e incapace di reagire: una caduta pesante in chiave champions
L'errore diventa più evidente nella ripresa con Ibanez punito per il mezzo contatto con Pellè. Il Var Di Bello fa scena muta: i falli sono veniali e quindi entrambi da assoluzione. Manca, però, la par condicio, come ha ricordato Fonseca, furioso e al tempo stesso obiettivo nel post partita: nessun alibi per il ko deludente. Bocciata, dunque, la prestazione pure dall'allenatore. Il rimprovero è mirato al 1° gol. Regalato. E significativo. Superficialità e presunzione hanno accompagnato la sua squadra che ha sottovalutato la rivale penultima in classifica, con i giocatori ancora allo specchio dopo il successo contro lo Shakhtar.
La Roma, nel finale, va all'assalto. L'attacco, però, continua a far cilecca: 21 conclusioni a salve.
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