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rassegna stampa

Tutto un altro campionato

Alla ripresa assisteremo a un calcio inedito: porte chiuse, gare ogni tre giorni, 5 cambi e partite con tempi più lunghi

Redazione

Un calcio mai visto prima, un campionato “in provetta”, scrivono Emiliano Bernardini e Romolo Buffoni su Il Messaggero. La Serie A reinventa se stessa per riuscire a portare a termine questa stagione. E anche i tifosi dovranno prepararsi ad uno spettacolo inedito.

Tre partite a settimana. Lavoro straordinario per il Giudice sportivo che dovrà decidere in tempi rapidissimi (24 ore al massimo). Sei settimane e mezzo di passione per sapere chi vincerà uno scudetto unico. O meglio inedito. Di certo perderà la sua essenza: il calore.

Quando si riparte? Ieri c’è stata una riunione del Comitato tecnico scientifico che è orientato a concedere dal 24 o dal 27 il via libera agli allenamenti. A “convincere” i tecnici il protocollo medico che il presidente della Figc, Gravina ha consegnato ai ministri di Salute e Sport Speranza e Spadafora. (Mercoledì alle 12 una videoconferenza con tutte le componenti dovrebbe darne l’ufficialità).

Si parte con tamponi (2 in 24 ore e da reperire con partnership commerciali o comprandoli privatamente) e poi i test sierologici. Che verranno ripetuti al temine della prima settimana di clausura. L’ultima parte è un addendum in cui si sottolineano i rischi per il cuore. Il 25% dei casi ha riportato miocardite acuta.

Ci sono i comportamenti che dovranno essere tenuti durante gli allenamenti. Due settimane con la terza facoltativa. E poi l’app Immuni per controllare tutti. Nel rispetto della privacy, sia chiaro.  Si giocherà nel silenzio che, da sempre, è definito “irreale”. Non a caso giocare a porte chiuse è una punizione.

Stante il perdurare della situazione difficile del contagio nelle regioni del nord, specialmente in Lombardia e Piemonte, una delle possibili soluzioni è giocare le restanti 12 giornate di A (più 4 recuperi e le due semifinali di ritorno di Coppa Italia) sui campi del centro-sud. Anche se la Figc assicura che con il protocollo tutta l’Italia diventerà sicura.