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Tutti i dubbi di Petrachi

LaPresse

Il ds: "Vogliamo tenere Pellegrini e Zaniolo. Il mio futuro? Dipende da Pallotta e Fienga"

Redazione

Petrachi torna a parlare. Sceglie come palcoscenico Sky, crogiolandosi sull’identikit che s’è costruito su misura ("Uomo scomodo in questo ambiente perché non vado a prendere il caffè con nessuno") che gli permette, scrive Stefano Carina su Il Messaggero, di accodarsi a chi giustifica da anni l’ultimo successo datato ormai 2008 con il famigerato ambiente: "Se qui non si vince qualcosa da 20 anni (in realtà sono 12, ndc) è anche per questo motivo e non mi riferisco ai tifosi".

I destinatari dei suoi strali sono i media. Come se da critiche più o meno accentuate dipendessero i -126,4 a bilancio, i - 280,5 d’indebitamento, il quinto posto in classifica, gli appena 19 milioni di plusvalenze rispetto ai 76 dello scorso anno, i 30 milioni spesi a gennaio conoscendo la situazione economica del club (acuita dalla pandemia ma a dicembre era già -87).

"Che il mio tempo qui sia finito, dovranno essere Pallotta e Fienga a dirmelo. Al momento ho la fiducia della società" dice il ds.

Precisazione temporale da non sottovalutare. Non a caso su di lui c’è un interessamento della Fiorentina che vorrebbe ristrutturare l’organigramma societario confermando Pradè e dirottando Joe Barone su altri compiti.

Tornando alla Roma, Petrachi non convince su Zaniolo: "Faremo di tutto per trattenerlo. Credo che la linea sia quella, poi il calciomercato mette davanti a tante difficoltà".

Su Pellegrini scarica sul calciatore, in virtù della clausola, la decisione se restare o meno ("È molto legato alla Roma, se non ha voglia di andare, non andrà"), quando sarebbe interessante chiedergli perché non viene proposto il rinnovo e tolta la clausola proprio per anticipare sirene esterne.

Dopo indicazioni sparse sul mercato ("Kean non l’abbiamo mai puntato", "Faremo di tutto per tenere Mkhitaryan e Smalling", "Florenzi ha due offerte", "Non prenderemo né Rugani, né Mandragora", "Se il Lipsia non prende Schick potremmo avere offerte migliori") il congedo è sui rapporti Roma-Juventus: "Non sento Paratici da gennaio". Probabile.

Venerdì infatti i primi colloqui con il ds bianconero (che vuole Under) li ha effettuati il ceo Fienga.