Il nuovo ciclo della Roma, l’ennesimo, parte il 29 maggio, il giorno dopo Roma-Genoa, ultima gara di campionato. Spalletti, come scrive Stefano Carina su Il Messaggero, aspetta soltanto di conoscere l’esito del corteggiamento dell’Inter per Conte. Qualora fallisse l’assalto al tecnico del Chelsea, con le quotazioni di Simeone in ribasso, avrebbe la strada spianata per la Pinetina.
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Tra Montella e Emery, spunta di nuovo Di Francesco
Il profilo che cercano a Trigoria è quello di un tecnico ‘italiano’ che non abbia legami pregressi con la piazza. Da non trascurare anche la pista che porta a Paulo Sousa
Chi arriverà al suo posto? Non ingannino infatti le parole concilianti di Pallotta nei suoi confronti, rilasciate lunedì al Messaggero.it. Perché se il presidente ha preso le sue difese sul caso-Totti, gli ha anche indicato l’exit strategy da utilizzare ("Se dovesse lasciare la Roma non potrei biasimarlo perché i media scrivono sciocchezze ogni settimana") che tra l’altro Lucio ha già individuato da tempo.
Il profilo che cercano a Trigoria è quello di un tecnico ‘italiano’ che non abbia legami pregressi con la piazza. Depennati dalla lista Sarri e Gasperini, rimangono Montella, Di Francesco (che aspettando una telefonata dalla Roma rischia seriamente di essersi precluso la panchina della Fiorentina) e… Paulo Sousa, portoghese soltanto di passaporto. Detto che tra Spalletti, Zeman, Andreazzoli e il possibile ritorno di Vincenzo già prima del boemo si è spesso bypassata la seconda condizione, il nome più credibile per ora è quello del tecnico del Milan.
Che potrebbe lasciare il posto a Mancini, indicato però dalla stampa francese anche come il possibile sostituto di Emery al Psg. Tecnico spagnolo che, nemmeno a dirlo, è il primo nome del ds Monchi.
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