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Totti punta sul Parma per sfatare un tabù

(Il Messaggero) Francesco Totti, il capitano della Roma, non segna lontano dall’Olimpico dal 31 ottobre dello scorso anno. Una vita fa, in parole povere.

Redazione

(Il Messaggero)Francesco Totti, il capitano della Roma, non segna lontano dall’Olimpico dal 31 ottobre dello scorso anno. Una vita fa, in parole povere.L’ultima rete in trasferta il capitano l’ha firmata in casa del Parma, cioè della squadra che i giallorossi affronteranno, lunedì 16, alla ripresa del campionato. Un gol inutile, nel senso che non bastò alla Roma di Zdenek Zeman per evitare la sconfitta (3-2). Un gol arrivato sulla ribattuta di un calcio di rigore che Mirante aveva parato al numero 10 giallorosso.

E, statistiche alla mano, è stata la rete numero 18 che Totti ha segnato alla squadra emiliana, la sua vittima preferita. I precedenti, dunque, incoraggiano la speranza che Francesco (fermo a quota 227 dal derby dell’8 aprile, gol su rigore) possa infrangere questo incredibile tabù: nell’attuale campionato non ha ancora firmato un gol, la cosa (conoscendolo...) lo innervosisce ma aspetta con fiducia l’occasione che verrà.

Al Parma, del resto, sono legati alcuni ricordi indelebili della sua carriera. Un esempio? Al di là delle rete segnata all’Olimpico nella partita che ha dato alla Roma il terzo scudetto (17 giugno 2001), va ricordato che Totti proprio contro il Parma sorpassò Roberto Pruzzo nella classifica dei cannonieri giallorossi, 107 reti contro le 106 del Bomber (19 dicembre 2004).

RINNOVO COL BOTTO -  A Parma, dunque, per centrare un traguardo personale e per aiutare la Roma a mantenere una media-punti importante. Due vittorie nelle prime due giornate hanno riportato la squadra giallorossa alla ribalta nazionale, e il test in casa del Parma di Antonio Cassano sarà importante per valutare la reale forza del gruppo di Rudi Garcia. Il quale, per non saper né leggere né scrivere, ha affidato a Totti (e ci mancava pure...) le chiavi dell’attacco della Roma. Il capitano ha risposto da par suo, abbinando la tecnica di sempre ad una condizione atletica invidiabile, anche senza la tanto sbandierata collaborazione dell’amico Zeman. Con Garcia aveva cominciato da esterno poi, dopo gli arrivi di Gervinho e Ljajic, si è spostato al centro, assumendo il ruolo di (finto) centravanti, o meglio di regista d’attacco della Roma francese. Passano gli anni, cambiano gli allenatori ma Totti (che ieri con Ilary e i figli ha festeggiato il cugino Angelo che si è sposato con Giorgia) è ancora un giocatore che non si può tener fuori; non certo per via del suo carisma, ma semplicemente perché è ancora il più bravo di tutti o giù di lì. Alle soglie del compleanno numero 37, Francesco continua a dare spettacolo. Ecco perché il rinnovo che si sta avvicinando non sarà il riconoscimento per un giocatore sul viale del tramonto, ma la conferma di un elemento ancora oggi determinante per le sorti della squadra.

Già, il contratto. Visto quanto accaduto nei giorni passati, c’è soltanto da stabilire quando verrà annunciato il rinnovo biennale. C’è chi spinge per allungare la faccenda fino al 27, giorno del compleanno del capitano, magari con un’americanata firmata direttamente da James Pallotta, e chi preferirebbe chiudere il discorso prima del derby del 22. Dettagli. La cosa realmente importante è che Totti continuerà a essere il simbolo e la bandiera della Roma.