(Il Messaggero)Ci sono alcune annate in cui sei costretto a raccontare i numeri di una leggenda, Totti, quando la sua squadra, la Roma, fatica a esistere. Questa, non è una di quelle annate, almeno questa è la sensazione a oggi. Totti continua a inseguire la leggenda a cavallo di una Roma che vola, prima in classifica a 21 punti, bottino pieno. Lo guardi giocare e ti sembra che il tempo si sia fermato a dieci anni fa. Francesco fa il mediano, recupera il pallone, lancia, rilancia, corre e segna. Il tutto a 37 anni. E nel “suo” stadio, San Siro, davanti a un pubblico ostile, non come quello del Milan che in passato ha saputo apprezzare le sue magìe dedicandogli una standing ovation e non insulti. Due gol a Handanovic e tante giocate da urlo, questa la sua firma di Inter-Roma. Ad esempio, il gol di Florenzi parte da un suo disimpegno difensivo, roba che se la racconti non ti credono, la prima rete un fendente angolatissimo, la seconda su rigore. Adesso lo vogliono tutti in nazionale, ma la risposta è sempre la stessa: «Vediamo, ora penso solo alla Roma e a dedicare ai tifosi qualcosa di importante».
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Totti: “Lo scudetto? Questa squadra può tutto”
(Il Messaggero) Ci sono alcune annate in cui sei costretto a raccontare i numeri di una leggenda, Totti, quando la sua squadra, la Roma, fatica a esistere.
PIOLA E NON SOLO - I gol in campionato sono 230, il mito dei bomber, Silvio Piola appunto, è a 274. Con la doppietta all’Inter raggiunge la par condicio: sette reti a San Siro ai nerazzurri (dodici in totale) e sette al Milan, con 5 doppiette realizzate contro le squadre milanesi, due contro l’Inter e tre contro il Milan. Cinquanta quelle in carriera in gare ufficiali. 300 reti in carriera, adesso. Numeri da leggenda vivente, no? «Non sta a me giudicare se sono o meno una leggenda, però fa piacere che mi si definisca in questo modo», parole del numero 10 giallorosso. Che al di là dei numeri, adesso pensa in grande come simbolo di una squadra tornata a sognare. «Scudetto? Per ora non è una parola che ci riguarda, pensiamo domenica dopo domenica, ma nessuno si sarebbe aspettato questo risultato, questo inizio di campionato: sette su sette è la prima volta, c’è da essere felici. Certo, adesso è difficile nascondersi con questi numeri sulle spalle, con questa continuità. La Roma ha l’organico per puntare ai primi tre posti, possiamo tornare nell'Europa che conta. Abbiamo un gruppo incredibile, con giocatori di livello internazionale. Sappiamo che è ancora lunga ma con questa squadra possiamo fare davvero di tutto. Vincere nella Scala del calcio dà grande soddisfazione».
A. A.
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