I dubbi nella testa di Francesco Totti sono rimasti più o meno gli stessi: gioco, non gioco, faccio il dirigente, sì ma in che ruolo etc etc. L'idea è continuare a giocare (ribadita anche nell'ultima intervista a Chi, "non è detto che abbia finito"), ma questo si scontra con la realtà, con le offerte che arrivano e con le esigenze di famiglia. La carriera da dirigente, come da vecchi accordi proposti dai Sensi e ribaditi dai dirigenti sotto la gestione americana, è l'altra ipotesi.
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Totti, il futuro e quel ruolo da definire solo con Monchi
Francesco è ancora indeciso sul domani e aspetta di parlare con il nuovo DS: "Non è detto che smetta di giocare..."
Totti, l'ambasciatore, come gli ha consigliato Pallotta, non ha alcuna intenzione di farlo, scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero, ed era chiaro pure prima. Questo pensa e dirà anche a chi di dovere. Per continuare a lavorare a Trigoria devono migliorare anche certi rapporti interni con alcuni dirigenti. Monchi è tornato ieri dal viaggio negli States e ci sta che tra oggi o domani si metta seduto con Totti per ascoltare le sue esigenze e per esprimere le necessità sue e della Roma. Francesco, si sa, non vuole essere utilizzato come bandierina da esibire nelle amichevoli o per esportare il marchio. Se si arriverà a una conclusione che renda felici tutti ok, altrimenti le strade si divideranno. Totti si vedrebbe bene in una veste di intermediario tra squadra a dirigenza, come fu Bruno Conti e come è Peruzzi nella Lazio. Ma prima vuole sentire Monchi.
In occasione della festa per i novanta anni della Roma, il canale giallorosso, stasera alle 23, trasmetterà un documentario sul suo calciatore più rappresentativo, ovvero Totti, raccontato da amici, compagni e avversari: da Beckham a Maldini, da Gerrard a Cassano e da tanti altri top player di ieri e di oggi.
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