Fresco di diploma honoris causa del master Sbs di Cà Foscari, ricevuto ieri mattina al Coni, Francesco Totti continua ad avvolgere di mistero e battute il suo futuro. "Da lunedì vado a pescare..." ha detto ieri sorridendo agli studenti presenti. Il Capitano, come scrive Mimmo Ferretti su Il Messaggero, continua a lanciare messaggi, in varie direzioni, in attesa di ufficializzare che cosa farà da grande.
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Totti, il futuro è fatto in casa
Fermarsi o continuare lontano? Decisivo sarà il pensiero della sua famiglia
Avrà presto un incontro con Jim Pallotta, atteso domani nella Capitale: sarà l'occasione per ascoltare, dalla voce del proprietario della società, che intenzioni hanno realmente a Trigoria riguardo il suo contratto di sei anni da dirigente. Una cosa è certa: Totti non ha ancora abbandonato l'idea di continuare a giocare. Anche per un solo anno, giusto il tempo per dimostrare a Trigoria che non era un calciatore finito.
Vengono tenute nel giusto conto tutte le novità che la famiglia Totti affronterebbe in caso di cambio di cittàse non addirittura di Paese. Se non fosse per la passione che ancora anima Francesco, l'epilogo sarebbe già scritto: restare nella Roma da dirigente. Magari con il suo amico Di Francesco in panchina. La sensazione che non siamo neppure al 50 per cento di probabilità per l'una e l'altra soluzione. Ieri mattina si è allenato da solo a Trigoria (accolto da una settantina di tifosi cinesi in delirio: «Vado a giocare in Cina, diglielo...», ha sussurrato all'interprete). Un annuncio sotto traccia o l'ennesimo messaggio spedito a chi non potrà più fargli indossare la maglia della Roma? Lo scopriremo solo vivendo, come sempre.
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