L'accusa era di non avere pagato l'Iva per gli spot, durante i quali aveva prestato la sua immagine tra il 2018 e il 2021, considerati dall'Agenzia delle entrate un'attività non occasionale per svolgere la quale avrebbe dovuto aprire la partita Iva. Ma per Francesco Totti - scrive Valentina Errani su Il Messaggero - la contestazione di omessa dichiara-zione, per la quale era stato indagato dalla procura di Roma, marcia in fretta verso l'archiviazione. Il procuratore aggiunto Stefano Pe sci e il pm Vincenzo Barba hanno infatti inoltrato la richiesta al gip, dopo che il "Pupone", non soltanto ha saldato il debito che raggiungeva quasi un milione di euro, ma ha anche dimostrato la sua buona fede. "Totti è molto soddisfatto, perché è emerso come non abbia mai violato alcuna norma né evaso le imposte", commentano gli avvocati Gianluca Tognozzi e Antonio Conte.
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Il Messaggero
Totti, chiesta l’archiviazione per l’inchiesta sull’evasione
Il fascicolo era arrivato ai PM dopo che l'ex capitano aveva saldato il conto per il mancato pagamento dell'Iva dal 2018 al 2022
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