Il Capitano segna anche al botteghino: dopo l'applaudita anteprima alla Festa di Roma, il film-documentario di Alex InfascelliMi chiamo Francesco Totti incassa più di 592mila euro in tre giorni, balzando in testa alla top ten nazionale. Il cinema, azzoppato dalla pandemia, riprende dunque a sognare e la distribuzione Vision ha deciso di mantenere la promessa fatta proprio all'Auditorium sabato scorso: il film, originariamente messo in circolazione per tre soli giorni, rimarrà ora nelle sale a disposizione degli esercenti. Gli stessi che due giorni fa avevano protestato e indirizzato il loro grido di allarme al ministro Dario Franceschini per l'uscita-lampo. Mi chiamo Francesco Totti è infatti ritenuto strategico per la ripresa del cinema.
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Totti, campione anche al cinema: il film di Infascelli resterà in sala
Le sale cinematografiche, azzoppate dalla pandemia, riprendono a sognare con la leggenda della Roma
"L'eccezionale risultato di Totti in sala è la prova dell'amore che esiste tra la gente e Francesco", dichiara Infascelli che, con l'aiuto costante del protagonista, voce narrante e filo conduttore del racconto, ha ricostruito la vita e la straordinaria carriera sportiva dell'ex campione della Roma.
"E io sono felice di essere stato il messaggero di questo amore", conclude il regista che di Totti ha consegnato alla gente un ritratto intimo e toccante, al di là dei successi sportivi. Nicola Maccanico, ceo di Vision, aggiunge: "Abbiamo deciso di lasciare nei cinema Mi Chiamo Francesco Totti anche nei prossimi giorni. Far vivere il cinema oggi implica l'assunzione da parte di ognuno di alcuni rischi e Vision non ha paura di farlo".
In lutto per la morte del padre Enzo, che appare a più riprese nel documentario, Totti non era venuto alla Festa di Roma. Ma il pubblico, ritrovandolo sullo schermo, gli aveva tributato un'ovazione.
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