rassegna stampa

Tor di Valle, la maggioranza frena

Dopo l’accordo sul progetto del nuovo stadio arriva l’altolà `"Cinquanta milioni per prolungare la metro B non bastano"

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I dubbi rimangono. Dopo l’accordo di New York tra il sindaco Ignazio Marino e il presidente della Roma JamesPallotta, in Campidoglio la maggioranza vuole vederci chiaro sul nuovo stadio a Tor di Valle. Al di là degli annunci americani, ad ascoltare i ragionamenti di diversi consiglieri democrat e Sel, i nodi sull’opera sono tutt’altro che sciolti. Due su tutti: «L’investimento per le infrastrutture, a partire dal prolungamento della Metro B, è insufficiente», dice il presidente della Commissione Trasporti Anna Maria Cesaretti (Sel). Secondo: «La quota di volumi compensativi per le opere di pubblico interesse sono ancora eccessivi: l’esito della contrattazione tra il Comune e i costruttori deve essere più alta», e qui è Antonio Stampete, presidente della com- missione Urbanistica, a parlare. Per questi e altri motivi la settimana che entra sarà segnata da un passaggio politico importante: una riunione di maggioranza con l’assessore all’Urbanistica Giovanni Caudo, presente all’incontro nella Grande Mela. Fabrizio Panecaldo, coordinatore della coalizione che sostiene Marino, è già al lavoro per richiamare tutti dalle ferie. Il tempo è poco. Entro venerdì prossimo la newco formata dal costruttore Luca Parnasi e dal presidente giallorosso Pallotta ha detto che consegnerà agli uffici del Campidoglio il progetto di fattibilità dentro al quale sono contenute queste integrazioni. Dopodiché la giunta capitolina avrà tempo fino al 3 settembre per esprimersi con una delibera di giunta «sull’interesse pubblico dell’opera», come prescrive la legge sugli stadi. Il sindaco Ignazio Marino potrebbe non esserci: ieri dal Campidoglio davano il suo ritorno in Italia per il 4 settembre, ma non è escluso che accorci le vacanze americane con la famiglia di qualche giorno. Magari proprio per gestire il dossier Tor di Valle. Che sarà oggetto a breve di una commissione congiunta compo- sta da Ambiente, Trasporti e Urba- nistica. I

TRASPORTI La novità più importante uscita fuori dalle due ore di briefing negli uffici di Pallotta sulla Quattordicesima strada riguarda l’impegno a portare la metro B a Tor di Valle. «Una spesa - dicono dallo staff del sindaco - interamente a carico del costruttore». Che però ha messo in preventivo per il collegamento su ferro 50 milioni di euro (che si vanno ad aggiungere ai 270 già sta- biliti per le opere pubbliche). Appena uscita la notizia dalla commissione Ambiente, citando come fonti studi Atac, hanno subito bollato la cifra «insufficiente». Ora Cesaretti aggiunge: «Aspettiamo di vedere il progetto di fattibilità, ma da una prima analisi - aggiunge la responsabile della commissione Trasporti - 50 milioni di euro non basteranno per col- legare la fermata Eur-Magliana a Tor di Valle. Personalmente ho più di un dubbio».

CEMENTO Il secondo nodo sciolto a New York gira intorno alla colata di cemento da un milione di metri cubi prevista a Tor di Valle, una gittata spropositata entrata nel mirino di Legambiente e Italia Nostra. La volumetria dimagrirà di circa il 10% (potrebbe scomparire una delle quattro torri). Ma a fronte di un riconoscimento di investimenti puri per la città (il famoso interesse pubblico) che è sceso da 220 milioni a 195 (il resto sono opere pubbli- che più funzionali ai privati che all’intera collettività). Antonio Stampete, a capo della commissione Urbanista: «Sono contento per l’accordo, ma da questa contrattazione il Comune deve ottenere di più. Così ancora non va. Ricordiamoci che il complesso nascerà in un’area destinata dal Prg ad altro. Quindi abbiamo il dovere di essere ancora più stringenti: e sono si- curo che il consiglio comunale non mancherà di farsi sentire».