"Nessun accordo" con il Campidoglio sul nuovo stadio della Roma. Virginia Raggi incassa lo stop della Regione, che smentisce le parole della sindaca sul progetto di Tor di Valle, per il quale in mattinata aveva parlato di "modifiche interamente concordate" con la giunta di Nicola Zingaretti sui testi delle delibere necessarie a sbloccare l'iter, scrive Fabio Rossi su Il Messaggero.
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Tor di Valle, un’altra frenata. La Regione: manca l’accordo
Il progetto dello stadio della Roma probabilmente vedrà passi in avanti molto più in là del previsto
La Raggi ha frenato sull'ipotesi di un ulteriore slittamento del voto decisivo in assemblea capitolina, sul progetto di Tor di Valle, dovuto a possibili carenze nelle delibere propedeutiche al via libera alla convenzione urbanistica. "Rispetto alla Città metropolitana gli atti sono pronti e li firmerò a breve - sostiene la sindaca - Per quanto riguarda la Regione il progetto e le modifiche sono state interamente concordate, quindi adesso aspettiamo la firma da parte della Regione".
Da via Cristoforo Colombo, però, a stretto giro arriva una secca smentita: la Regione, "come da corrispondenza fra gli Uffici di Roma Capitale e le strutture regionali competenti datata 5 agosto 2020, ha sottolineato come non sussistessero ancora le condizioni per arrivare ad un accordo che potesse essere votato dalla giunta regionale e che ci fosse la necessità di approfondimenti tecnici da elaborare in sede congiunta".
Insomma ancora niente da fare per il travagliato stadio della Roma, che probabilmente vedrà passi in avanti molto più in là del previsto. Anche perché, dopo la conclusione dell'iter amministrativo, servirà comunque altro tempo (almeno un paio di mesi) per l'aggiornamento tecnico del progetto, che dovrà essere eseguito dalla società giallorossa.
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