Il primo passo è stato compiuto dalla giunta capitolina, che ieri sera ha approvato l'accordo di programma con Regione e Città Metropolitana e la convenzione urbanistica per il progetto del nuovo stadio della Roma a Tor di Valle, come riporta Il Messaggero.
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Tor di Valle, c’è il sì in giunta ma senza ponte: caos traffico
Ok alla delibera che ratifica l'accordo con la Regione e la Città Metropolitana
In attesa del passaggio in consiglio comunale a settembre, in cui la maggioranza targata M5S dovrà affrontare i dubbi e gli imbarazzi che ancora toccano una parte del gruppo pentastellato, l'esecutivo di Virginia Raggi ha quindi deciso di accelerare sulla pratica, non a caso proprio all'indomani dell'annuncio del passaggio di mano della società giallorossa, da James Pallotta a Dan Friedkin, che nelle intenzioni dei promotori dovrebbe andare di pari passo con la vicenda del nuovo impianto: l'operazione ha già richiamato l'interesse dell'immobiliarista ceco Radovan Vitek, pronto a rilevare le società con cui la Roma aveva programmato di costruire lo stadio.
Il via libera della giunta non risolve però i punti critici del progetto, emersi anche nelle ultime relazioni tecniche, nonostante il via libera della due diligence richiesta da Raggi, che in pratica ha dato il nulla osta alla delibera di ieri sera. A partire dalla mobilità: c'è il rischio, hanno scritto gli esperti del Politecnico di Torino, di gravissimi ingorghi. Per tentare di risolverle servono una serie di opere pubbliche che, però, devono essere realizzate contestualmente all'impianto ed essere pronte prima della sua inaugurazione.
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