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Il Messaggero

Terremoto Gasp

Redazione
Il tecnico ha bocciato Ferguson ed esaltato le qualità di Dybala, ma la sua Roma ha vinto 7 volte su 8 con in campo un centravanti mentre con l'argentino falso nove ha perso 4 partite su 5

Gian Piero Gasperini non mente quando grida con forza quel "tra Ferguson e Dybala, tutta la vita Dybala". Come si fa a dargli torto: per storia, per classe, per tecnica, per qualità, talento, esperienza e via discorrendo, Paulo è di più. Tanto di più. E poi, uno ha 32 anni, l'altro 20 e un recente passato da infortunato lungodegente, il paragone, in senso generale, non sta in piedi. Non esiste. Esiste nella misura in cui i due vengono messi a confronto in questo momento storico della stagione: Dybala fatica, infatti Gasp lo ha tenuto in panchina per quattro volte di fila, mentre Ferguson era in crescita, veniva da due gol contro il Celtic e da una buona prestazione con il Como. E' chiaro che qualcosa che non vada in questo ragazzo, a livello di comportamenti-atteggiamenti. Oltre a rappresentare un messaggio per Massara, un grido, l'ennesimo, di dolore da parte dell'allenatore: compratemi un centravanti, perché Ferguson non mi va bene. Gasp  - scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero - sbotta e va sostenuto: la Roma ha bisogno di rinforzi lì davanti, su questo non ci sono dubbi.

Ma ha bisogno di soprattutto di un bomber, perché Gasp ha dimostrato - nonostante le parole nel post Juve-Roma - come la sua Roma, risultati alla mano, sia migliore con un centravanti che non con un falso centravanti. Con Dybala falso nove, ha rimediato quattro sconfitte su cinque partite con Ferguson o Dovbyk al centro dell'attacco sono arrivare sette vittoria su otto. Possibile che in questo momento sia meglio Dybala in condizioni precarie che Ferguson in crescita? Possibile che la Roma le uniche occasioni l'altra sera le abbia creato con l'irlandese in campo? Meno male che in soccorso sta tornando Dovbyk, pure lui non il centravanti ideale per Gasp ma per ora l'unico vero spendibile nel breve (per lui c'è sempre in ballo uno scambio con Beto) rimasto in rosa.

Con un altro falso nove, Baldanzi, la Roma una partita l'ha vinta: a Cremona. Tommasino di sicuro non è Dybala, ma sta meglio di lui in questo momento e lo ha dimostrato pure a Torino, entrando meglio di Bailey.