Dopo il bruttissimo infortunio di Leonardo Spinazzola al tendine d’Achille, la Roma ha dovuto correre ai ripari e - tanto per citare José Mourinho - si è dovuta inventare un mercato di reazione. Dopo quello di Tammy Abraham sarà lo stesso, se non peggio. Tammy poteva e doveva essere la fonte di ricchezza principale in vista del mercato (ingabbiato tra i paletti della Uefa). Giunto al suo terzo anno, l’inglese aveva nostalgia di casa e la Roma avrebbe ascoltato offerte da chiunque, e il suo nome è sempre stato valido per alcune società inglesi. La grave lesione al crociato ha sballato i piani. Intanto - spiega Alessandro Angeloni su 'Il Messaggero' - ci vuole un intervento chirurgico, che il centravanti ancora non ha deciso dove e quando vuole effettuare e poi una lunga fase riabilitativa. Il medico della Roma ha lasciato la palla all’attaccante, la scelta finale è sua e dell’agenzia che gli cura gli interessi.
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Tammy torna solo nel 2024: choc mercato
Abraham ha una brutta lesione al ginocchio e dovrà operarsi. La Roma aveva intenzione di finanziare la campagna acquisti con la cessione dell’inglese, ma il lungo stop cambia tutti i piani
Per un recupero completo ci vorranno dai sei agli otto mesi, quindi Tammy sarà pronto per il 2024. "Grazie a tutti per i vostri messaggi. Tornerò presto più forte che mai", il messaggio di Tammy affidato ai sui canali social. La Roma ora dovrà aspettarlo e allo stesso tempo provare a sostituirlo, perché Belotti (che allungherà due anni il suo contratto con la Roma) non basterà: senza i 35-40 milioni previsti dalla cessione di Abraham, Pinto dovrà setacciare il mercato dei parametri zero o dei prestiti. E parallelamente pensare ad altre cessioni, da Ibañez a Zalewski, fino addirittura a Bove. È necessario più di un sacrificio, compreso quello di qualche giovane di belle speranze.
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