Svilar in volo e il sogno è in buone mani

Qualche tempo fa, quando la comfort zone di Gasperini era cambiata, il tecnico della Roma andava dicendo. "Se i nostri numeri difensivi sono buoni, molto c'è anche di Svilar, protagonista anche quando non fa parate eccezionali: è sempre una garanzia nella gestione del gioco e nella posizione, ha un tempismo incredibile nelle uscite. Abbiamo un grande portiere, un top". I numeri non sono cambiati, con l'andare avanti delle giornate, sono proporzionalmente migliorati. E in porta c'è sempre stato Svilar, il guardiano del primo posto e dei sogni di una città intera. È arrivato con l'etichetta di predestinato - scrive Alessandro Angeloni su Il Messaggero - ma Mourinho inizialmente aveva preso altre strade: credeva in lui ma gli preferiva Rui Patricio. Carisma e personalità abbinate a doti tecniche eccezionali, fanno di lui uno dei numeri l in Europa. Svilar è diventato il muro della Roma, da quella notte di San Siro (a parte brevi parentesi con De Rossi, che ha fatto giocare anche Rui inizialmente). Ha un fisico normale, non arriva a 190 centimetri. Nella Roma, portieri così hanno fatto la storia, vedi Tancredi. Gliene avranno parlato, specie quando Mile si è esibito in una specialità del Franco campione d'Italia '83, cioè come fermare i calci di rigore. Mile è un gioiello tecnico per Gasp e una cassa d'oro per la Roma che, vendendolo, incasserebbe una barca di soldi. Lui, Ndicka, Soulé e Koné sono i pezzi pregiati da esibire, in caso di necessità, sul mercato. Non è stato pagato e la plusvalenza sarebbe totale: ma quanto vale oggi, Svilar? Per il mercato, dai quaranta ai cinquanta milioni; per Roma e i suoi tifosi, non ha prezzo.