Dopo due ore di riunione in videochat, alle nove di sera, si spengono i computer dei grillini, scrive Lorenzo De Cicco su "Il Messaggero". Ma il progetto TordiValle rimane in standby: niente conta tra i consiglieri M5S, niente via libera. Tutto rimandato, tempi indefiniti. L'unica certezza, i dubbi della maggioranza. "Oggi non possiamo certo votare, in un senso o nell'altro, prima dobbiamo leggere tutte le carte", racconta una consigliera subito dopo il vertice, annunciato come "decisivo" per le sorti dell'operazione calcistico-immobiliare che si trascina dal 2013. Invece no, "di riunioni ce ne saranno altre, eccome".
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“Sullo stadio troppi dubbi”. Salta la conta nei 5 Stelle
Il progetto Tor di Valle rimane in stand by: niente via libera in tempi indefiniti. L'unica certezza sono i dubbi della maggioranza
Le "carte" da esaminare sono quelle della duediligence del DipartimentoUrbanistica, un'indagine interna voluta dalla sindaca Virginia Raggi dopo l'inchiesta per corruzione e gli arresti in batteria che hanno coinvolto anche esponenti stellati di primo piano, in Campidoglio. Dopo un anno abbondante, la ricognizione degli uffici ha detto in sostanza che l'iter procedurale, al di là delle accuse di tangenti, non presenta vizi. Formalmente, quindi, sipuòprocedere. Il lavoro degli uffici è finito, tocca alla politica. Raggi vorrebbe chiudere la pratica il prima possibile, entro l'estate, almeno con l'approvazione della convenzione urbanistica. Uno step che "arriverà entro agosto". Ma senza l'ok in Aula Giulio Cesare, l'atto della giunta non ha valore.
Ecco perché la prima cittadina ha provato, anche ieri sera, a convincere i suoi. Ma durante la riunione diversi consiglieri hanno confermato la propria diffidenza verso il progetto, da Gemma Guerrini a Simona Ficcardi. Si è discusso dei rischi idrogeologici che gravano sull'area scelta dai privati e della viabilità che collasserebbe senza rivoluzionare tutto il sistema dei trasporti cittadino. Altri consiglieri sperano che esca di scena Luca Parnasi. Ma la trattativa per cedere l'area al magnate ceco Radovan Vitek potrebbe non avere tempi brevi. Tutte le opere pubbliche dovranno essere realizzate prima dell'apertura dello stadio.
Risultato della videocall: il via libera slitta. Non c'è nemmeno una data per una riunione successiva. La sindaca da settimane ha fatto capire di voler portare avanti l'operazione, dopo la conclusione dell'iter tecnico.
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