Missione futuro. Che dalle parti di Trigoria fa rima con centravanti, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. E' questo il ruolo dove la Roma intende investire, cambiare. Del resto il ko di Abraham (out sino a gennaio) e lo score di Belotti (O gol in campionato) obbligano Pinto a cercare un attaccante titolare. Tanti i nomi accostati, un po' meno quelli proposti, con il solo Scamacca - ad oggi - con il quale si è andati un po' più avanti dei soliti pourparler. C'è il sì del ragazzo, quello del suo entourage, non ancora quello del West Ham.Morata è l'obiettivo a lungo raggio nella lista del tecnico portoghese. Oggi non è un'operazione possibile. Tra costo del cartellino (10 milioni) e impossibilità di avvalersi del Decreto Crescita non ci sono margini. Tra un mese, però, lo scenario potrebbe cambiare. Adempiuti gli obblighi, si aprirà un'altra fase. Dove eventuali cessioni, diventerebbero propedeutiche agli investimenti. Riassumendo, c'è un piano A e uno B.
Il Messaggero
Strategia Pinto: doppia strada per la punta. Occhi su Okafor e Dembelè
Nel primo, la Roma sarà rafforzata dagli arrivi a parametro zero di Aouar e Ndicka, più altre operazioni in prestito o a costi ridotti, stile Scamacca. O Zaha. Che centravanti puro non è ma piace e non poco a Mourinho. Il problema è la doppia offerta milionaria pervenuta al calciatore da due club arabi. Finché non accetta, però, anche se a Trigoria si storce il naso per i costi, è un nome da tenere in considerazione. Come quello di Dembelé, anche lui a zero, 26 anni, reduce da una stagione negativa a Lione. Potrebbero riapparire nel taccuino di Pinto anche alcuni nomi per ora messi da parte. Uno di questi la Roma lo ha incrociato nell'ultima Europa League. È quello di Okafor, centravanti del Salisburgo, scadenza nel 2024, in doppia cifra con gli austriaci e tre gol in 6 gare nell'ultima Champions, di cui uno a testa al Chelsea e al Milan.
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