rassegna stampa

Stirpe: «Innamorato della Magica ma tiferò Frosinone»

«Chi vince lo scudetto? Insieme alla Juventus e alle due milanesi, però, ci sarà di sicuro anche la mia Roma per la volata finale»

Redazione

«Sin da bambino, tra i 9 e i 10 anni, faccio il tifo per la Magica. La prima volta che entrai all’Olimpico con mio padre, pure lui tifosissimo della Roma, rimasi incantato e ricordo che il cuore mi batteva forte» dice Maurizio Stirpe, 57 anni, imprenditore di successo nel settore della componentistica in plastica per auto, moto ed elettrodomestici, con 12 stabilimenti di cui 8 in Italia e 4 tra Francia, Germania, Slovacchia e Brasile, per un totale di 2.500 dipendenti, in una intervista a Il Messaggero.

«Quando ho iniziato a tifare Roma mi piaceva De Sisti, poi negli anni ’80 mi entusiasmava Falcao. Il campione dei tempi più recenti sicuramente Francesco Totti, il mio idolo. Il capitano nonostante l’età è ancora un giocatore molto insidioso, per questo non vorrei stare nei panni di chi in campo, nel mio Frosinone, dovrà marcarlo».

«Chi vince lo scudetto? E’ presto per poterlo dire. La Juve ha ringiovanito i ranghi e le manca solo equilibrio, ma ha mantenuto comunque intatte tutte le potenzialità. Insieme alla Juventus e alle due milanesi, però, ci sarà di sicuro anche la mia Roma per la volata finale».

«Non mi piace il termine 'satellite della Roma'. Diciamo piuttosto che potremmo sviluppare delle sinergie con la Roma, ma così come pure con altri club. La Roma è stato solo il primo canale di collaborazione aperto».

«I pochi biglietti per i romanisti? Una volta che il Comune avrà concluso i lavori di propria competenza per il nuovo impianto da 12.000 posti, noi completeremo l’opera portando la capienza a 16.000».

«Noi del Frosinone siamo l’esempio vivente che nel calcio può accadere di tutto. L’impegno è arduo, però dopo due sconfitte bisognerebbe muovere la classifica. Contro la Roma dovremo puntare sulle qualità che ci hanno consentito di approdare in A, vale a dire spirito di sacrificio, compattezza e intensità. Armi che potrebbero permetterci di centrare un risultato positivo».