rassegna stampa

Stipendi sospesi, Serie A in corner

LaPresse

La Lega lunedì proporrà all’Aic di interrompere i pagamenti degli ingaggi per il periodo di stop che, per ora, scade il 3 aprile

Redazione

Giocare appena possibile, per concludere la stagione - assegnando lo scudetto e gli altri titoli sportivi - e limitare il danno economico. Il calcio italiano trascorre la quarantena a spremersi le meningi per trovare la via d'uscita meno dolorosa possibile, scrive Romolo Buffoni su Il Messaggero.

Lunedì sarà una giornata fondamentale in questa road-map dell'emergenza: verrà formalizzata all'Assocalciatori nella presona del suo presidente, Damiano Tommasi, la proposta di sospensione degli stipendi per i calciatori di serie A per il periodo in cui non stanno giocando né si stanno allenando nei rispettivi centri sportivi.

Non si tratta di un piano vero e proprio, che verrà elaborato più in là e che comprenderà le misure già individuate come lo stato di crisi per i club, con conseguente estensione della cassa integrazione ai lavoratori dipendenti iscritti al Fondo Pensione Sportivi Professionisti con retribuzione annua lorda non superiore a 50 mila euro lordi e la creazione di un Fondo Salvacalcio.

Una misura transitoria che come termine ha per il momento quello del 3 aprile ovvero lo stesso del Decreto Cura Italia emanato dal Presidente del consiglio e valido per tutto il Paese.

Una misura, quella della sospensione degli ingaggi, che intende anticipare anche la prevedibile (ma non scontata) mossa delle pay tv che per ora stanno continuando a pagare per un prodotto di cui non possono più disporre (così come del resto gli abbonati, ai quali però Sky ha perlomeno aperto tutta la sua piattaforma a tutto il suo pubblico), ma che potrebbero chiudere i rubinetti per fronteggiare i loro guai di bilancio.