In Campidoglio hanno effettuato un cambio tecnico-politico. Da ieri il dossier stadio sarà gestito interamente da Franco Giampaoletti, il nuovo direttore generale del Comune, che sostituirà in conferenza dei servizi i dirigenti dell'urbanistica accusati in queste ore dal M5S del pasticcio dell'altro giorno, scrive Simone Canettieri su Il Messaggero.
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Stadio, tensione in Comune. Via i dirigenti del pasticcio
Dopo il «no» alla proroga il dossier sarà gestito solo dal nuovo direttore generale. Stop al nuovo ponte dei Congressi dubbi su quello della Roma-Fiumicino
Virginia Raggi ha preso questa decisione dopo il cortocircuito di venerdì quando non è passato il via libera alla proroga di un mese richiesto dalla società Euronova con la burocrazia capitolina che è andata da una parte (confermando il parere negativo al vecchio progetto da 1 milione di metri cubi e non facendo propria la richiesta di sospensione dell'iter avanzata dai proponenti) e Raggi che, nella lettera inviata il giorno prima al presidente Regione, forniva «parere favorevole alla richiesta di sospensiva» e sottolineava «di considerare non definitivo il parere già espresso in precedenza».
Il vicesindaco Luca Bergamo ha difeso i dirigenti nel mirino andando un po' contro il mood della Raggi: «I rappresentanti amministrativi del Comune si sono espressi in modo tecnico sul progetto presistente non potevano dire cose diverse sul progetto precedente né dire qualcosa su un progetto inesistente».
In settimana i proponenti dovrebbero presentare il nuovo progetto. L'arrivo a Palazzo Senatorio del documento, che terrà conto delle modifiche concordate la scorsa settimana, darà il via alla stesura della delibera da portare in Consiglio Comunale.
L'approdo in Aula Giulio Cesare entro il mese di marzo: una corsa contro il tempo in vista della prossima riunione della conferenza dei servizi aperta per il 5 aprile.
«La diminuzione delle cubature non inciderà sulle opere pubbliche se non su quelle pensate soltanto per concedere più spazio ai costruttori», recita un video retwittato anche dalla sindaca di Roma Virginia Raggi dove non mancano le imprecisioni.
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