La giunta Raggi, ma Roma Capitale tutta era chiamata a dimostrare il risultato di quest'ultimi mesi di lavoro sul dossier presentato dalla Roma inerente il nuovo stadio di proprietà dei giallorossi. Una smentita alla decadenza della città, per rivalutare la stessa. Ma la documentazione è carente, fanno capire dalla Pisana. Il banco di prova, l'occasione per la nuova giunta comunale è diventato un ping pong burocratico tra Comune e Regione. Gli stessi Dipartimenti comunali avevano evidenziato delle carenze, come riportato dall'edizione odierna de "Il Messaggero": dai flussi veicolari del traffico privato per raggiungere la zona dello stadio, alle aree per i parcheggi (considerate ancora insufficienti), ai collegamenti con la Via del Mar, passando per i dubbi sulla cubatura del progetto da parte dell'Istituto Nazionale di Urbanistica. E se il Comune ci prova: «A termini di legge il parere di conformità è propedeutico all'apertura della conferenza", dalla Pisana ribadiscono: «Il parere è vincolante eccome, lo prevede la legge». Il fascicolo non sarà approvato, ma nemmeno discusso. Non partirà il countdown di 180 giorni che doveva scattare dalla convocazione della Conferenza dei servizi. Ci vorrà ancora del tempo.
rassegna stampa
Stadio, lite Regione-Comune «Stop al progetto: è carente»
Il dossier arrivato in Regione è carente di documenti. Il Campidoglio: "Il parere di conformità non è vincolante all'apertura della Conferenza dei servizi". Ma dalla Pisana smentiscono
(L. De Cicco)
© RIPRODUZIONE RISERVATA