rassegna stampa

Stadio, la mail dell’Avvocatura che respinse il super-manager

A febbraio 2017 il dirigente Sportelli rispose a Lanzalone che si proponeva come consulente. "Questo è il mio curriculum, sono pronto". La replica: "Abbiamo già professionalità interne"

Redazione

E’ tutto contenuto in poche e cortesi righe. Il "no" dell’Avvocatura capitolina a Luca Lanzalone è ben stampato in un foglio che ora è sotto chiave, come riporta Simone Canettieri su Il Messaggero. E che potrebbe diventare un tassello importante dell’inchiesta. Si tratta del carteggio - via mail - tra l’allora super consulente della sindaca Raggi e l’ufficio legale del Comune. Nel testo, indirizzato al dirigente Carlo Sportelli, l’ex presidente di Acea scrisse, in poche parole che, "a seguito degli accordi intercorsi ti invio il mio curriculum per il conferimento dell’incarico come consulente".

La partita in ballo era quella dello stadio della Roma. La risposta del numero uno dell’ufficio legale fu però netta: no, grazie, ci dispiace, ma non si può fare. In quanto, è il sunto della replica partita da Palazzo Senatorio, gli uffici del Comune già dispongono di queste professionalità al loro interno.

Dopo il no dell’Avvocatura, la Raggi prova a trovare un’altra formula per inquadrare il suo mister Wolf, trovando mille difficoltà. Di Biase dai banchi dell’opposizione commentò così la vicenda: "La sindaca non risponde, anzi nel suo intervento chiarisce che non c’è alcun incarico formale per l’avvocato Lanzalone ma una semplice comunicazione da lui indirizzata alla sindaca. Si tratta di una vicenda poco trasparente". Contattato da Il Messaggero il capo dell’Avvocatura capitolina Carlo Sportelli dice "di non voler commentare la vicenda".