rassegna stampa

Stadio, la fronda si allarga. M5S processa i dissidenti

Fuori dalla chat interna la consigliera sospesa ma tre colleghe sono con lei: voto al via domani. Grancio: "La penale da 150mila euro? Quei soldi non li ho nemmeno in banca"

Redazione

La consigliera Cristina Grancio, sospesa dal gruppo M5S per le critiche sullo stadio di Tor di Valle, non fa più parte delle chat dove comunica la maggioranza pentastellata, come scrivono Simone Canettieri e Lorenzo De Cicco su Il Messaggero.

Molti consiglieri grillini raccontano di aver saputo della sospensione della collega solo via Facebook. La decisione è maturata ad alti livelli: i parlamentari, nonché commissari del Campidoglio in quota Di Maio, Riccardo Fraccaro e Alfonso Bonafede ne hanno parlato con Grillo e Casaleggio e hanno fatto partire la pratica. Il codice di comportamento del M5S prevede per la Grancio anche una multa di 150mila euro in caso di danni al Movimento da parte degli eletti. Grancio sdrammatizza: "Quei soldi non ce li ho nemmeno in banca. Nella mail di sospensione mi hanno ricordato del contratto, ma spero non si arrivi a tanto. Anche perché non ho danneggiato nessuno".

E aggiunge: "Ci vuole più tempo ad avere una pizza quattro stagioni sotto casa, che un procedimento disciplinare nel M5S a Roma". Sulla sospensione il gruppo è spaccato, soprattutto per i modi e per il clima di paura culminato con la caccia al dissidente. Il problema è l'accelerazione sullo stadio, atteso lunedì alla prova dell'Aula Giulio Cesare. Tra le critiche al progetto, solidali con Grancio, ci sono Monica Montella, Alisia Mariani e Gemma Guerini. Le descrivono inferocite e scatenate nelle chat e forse parlano anche a nome della collega che può più usare la messaggistica interna per comunicare. Dal Campidoglio assicurano che in Aula non ci saranno voti contrari, al massimo potrebbero spuntare assenze tecniche. Di sicuro la caccia ai critici di Tor di Valle è partita.

La Grancio, oltre al sostegno degli attivisti del Tavolo Urbanistica presieduto dal ribelle Francesco Sanvitto, può contare sulla solidarietà di 4-5 consiglieri del Municipio, che oggi si riunirà per votare il parere all'operazione calcistico immobiliare. Si vedrà se l'"effetto Grancio", causato dalla sospensione, calmerà gli animi degli anti-stadio o, al contrario, li renderà ancora più agguerriti contro un progetto che giudicano "pieno di errori e di questioni da valutare".