La notizia che circolava già da ieri mattina nei corridoi di Palazzo Senatorio era "Il progetto dello stadio è in ritardo. Slitta tutto alla prossima settimana". Pallotta, salvo ripensamenti, stamattina stringerà la mano alla sindaca. Sarà una "visita di cortesia", senza documenti. Senza, soprattutto, i nuovi rendering che in Comune ormai aspettano dal 24 febbraio scorso, quando è stato raggiunto (a voce) l’accordo sul dimezzamento delle cubature per l’«Ecomostro» di negozi e uffici.
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Stadio, il progetto non c’è. Tensione Comune-privati
Oggi il vertice Raggi-Pallotta, rimasto in bilico fino alla fine: «Di che parliamo?». Senza i nuovi rendering la delibera non può essere modificata: conferenza a rischio
L’ennesimo rinvio ha indispettito non poco la Raggi e il suo staff, come scrive Lorenzo De Cicco su Il Messaggero. Tanto che ieri ambienti del M5S romano ventilavano perfino l’ipotesi di una cancellazione del vertice con Pallotta. In Campidoglio si aspettano che che i privati consegnino il progetto preliminare lunedì prossimo. Una cosa è certa: i tempi, ormai, sono strettissimi. La conferenza dei servizi convocata dalla Regione scade tra meno di venti giorni, il 5 aprile.Ma la prima dead-line, per il Campidoglio, è il 30 marzo. Entro quella data infatti l’amministrazione comunale dovrebbe produrre un atto per confermare la pubblica utilità dell’opera e i cambiamenti pattuiti con i privati. "Li chiediamo ai proponenti da tre settimane", lamentano in Comune. Sta prendendo corpo l’ipotesi, sia in Comune che in Regione, che la conferenza dei servizi attualmente in corso (partita dalla delibera di Marino) possa concludersi negativamente e che l’iter debba ripartire da capo, possibilmente con tempi più brevi.
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