"Occhio al pallottoliere. Occhio ai municipi". In Campidoglio sanno che l'operazione stadio, scrive Lorenzo De Cicco su Il Messaggero, dopo il terremoto degli arresti per mazzette e la bocciatura (ancora "preliminare") del Politecnico di Torino, rischia d'impaludarsi nei parlamentini delle circoscrizioni, assemblee controllate dai 5 stelle, in teoria, ma con numeri sempre più risicati. La variante urbanistica, dopo il voto in giunta, dovrà passare per le secche dei due municipi dove ricadrebbe l'intervento urbanistico, cioè il IX e l'XI distretto, entrambi a maggioranza M5S. I consiglieri municipali dovranno insomma sfornare un parere sull'operazione. Non sarà vincolante, ma una clamorosa, doppia bocciatura alla delibera della giunta di Virginia Raggi aprirebbe una faglia senza precedenti tra i pentastellati romani.
rassegna stampa
Stadio, il progetto divide il M5S. Variante a rischio in 2 municipi
Il IX e l'XI distretto dovranno sfornare un parere sull'operazione Tor di Valle
Il risultato è sul filo e a Palazzo Senatorio la questione è seguita da vicino. Nell'XI distretto, dopo un filotto di cambi di casacca, alla maggioranza grillina è rimasto appena un seggio di vantaggio sull'opposizione (quello del presidente): 13 contro 12. Stefano Lucidi, assessore alla Mobilità e al Patrimonio del Municipio XI, ha già parlato del progetto stadio come Fantozzi della corazzata Potëmkin. "La versione attuale è una cag....", ha scritto su Facebook qualche mese fa, "è un'accozzaglia di palazzine cesse, sembra una vasca da bagno".
In Campidoglio si aspettano dal Politecnico di Torino un parere positivo, ma "con prescrizioni". E già il bicchiere sarebbe mezzo pieno, rispetto alla stroncatura senza appello contenuta nella prima stesura della relazione chiesta da Raggi.
C'è fermento anche nell'altro municipio interessato dall'operazione, il IX, il distretto dell'Eur. Il presidente della Commissione Urbanistica, Paolo Mancuso, ha appena lasciato i 5 stelle proprio per la mancata trasparenza sullo stadio. Altri 4 consiglieri pentastellati sono quantomeno perplessi sul da farsi. Considerato che qui, nel IX, la maggioranza ha un margine di 5 voti, basterebbe che tre grillini "dubbiosi" su quattro votassero in dissenso col gruppo per arrivare a una bocciatura. Si vedrà.
James Pallotta continua a trattare con l'Eurnova - la società di Parnasi affidata dopo l'inchiesta a un nuovo Cda - per comprare i terreni di Tor di Valle. In settimana gli emissari del presidente giallorosso dovrebbero arrivare a Roma dagli Usa per avvicinarsi a un accordo.
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