rassegna stampa

Stadio, il parere di Imposimato spaventa il M5S: «Delibera incostituzionale, va annullata»

Il giurista non ha dubbi. Frongia: "Cambiamo il progetto". Resta sempre il nodo delle cubature

Redazione

Daniele Frongia, l'assessore allo Sport di Roma Capitale, si sbilancia: «La delibera per il progetto di Tor di Valle non può essere approvata senza modifiche» . Ma non basta questa frase, che paventa un taglio delle cubature come era emerso dopo l'incontro con l'As Roma, a spazzare via le nuvole sopra la maggioranza a 5 Stelle, sempre più in confusione sullo stadio. L'avvocatura del Comune, ma anche un parere legale chiesto da alcuni consiglieri regionali, parlano chiaro: se si modifica il progetto, bisogna azzerare la delibera, di fatto bisogna ripartire da zero, come evidenzia Mauro Evangelisti su Il Messaggero.

Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Cassazione, una delle poche personalità rimaste nel pantheon del Movimento 5 Stelle, avverte: la delibera sul progetto di Tor di Valle non solo va annullata perché non sussiste l'interesse pubblico richiesto dalla legge sugli stadi, ma emergono anche profili di incostituzionalità. Secondo Imposimato la delibera va bocciata nella Conferenza di servizi regionale, ma anche il consiglio comunale, se vuole evitare conseguenze, in auto tutela, deve annullare il provvedimento. La mancanza dei requisiti di interesse pubblico deriva dall'eccessiva estensione che provoca «peggioramenti» all'opera; evidenzia «l'insussistenza del pericolo di una richiesta di risarcimento danni per l'arresto del progetto: se danno esisterà esso potrebbe essere conseguenza non dell'annullamento della deliberazione del Comune di Roma con cui veniva dichiarato il pubblico interesse, ma della costruzione delle 3 torri e delle altre opere progettate».

In direzione opposta a Imposimato viaggia la mediazione sottilmente «trattativista» su Tor di Valle dei due parlamentari tutor di Virginia Raggi (Riccardo Fraccaro e Alfonso Buonafede, che hanno schierato l'avvocato genovese Luca Lanzalone). Ma i consiglieri comunali M5S, sobillati anche dalla base in rivolta, sono in maggioranza contrari al via libera al progetto, anche con un taglio delle cubature.