I disegni del nuovo progetto dello stadio della Roma, senza le torri, sono arrivati in Campidoglio la settimana scorsa.
rassegna stampa
Stadio, ecco il progetto rivisto. L’iter va verso l’azzeramento
Tor di Valle, arrivano i nuovi rendering. Il 3 aprile la delibera presentata in giunta. Dopo la conferenza dei servizi del 5 aprile un’altra procedura ma con i tempi ridotti
Il Segretariato generale, guidato da Pietro Paolo Mileti, si è già messo al lavoro; oggi è atteso a Palazzo Senatorio l'avvocato Luca Lanzalone che dovrebbe incontrare il direttore generale del Comune, Franco Giampaoletti. Per la prima volta, come scrive Lorenzo De Cicco su Il Messaggero, c'è una data per l'approdo della delibera in giunta: il 3 aprile.
E quindi la nuova delibera verrà votata solo la prossima settimana, appena 48 ore prima dell'ultima seduta della conferenza dei servizi, che scade formalmente il 5 aprile.
I proponenti potrebbero chiedere un'altra proroga (a inizio mese la richiesta è stata cassata), ma in Campidoglio nelle ultime ore sta prendendo corpo un'altra ipotesi che prevede l'azzeramento dell'iter di approvazione del progetto.
In sostanza, in base al ragionamento che circola a Palazzo Senatorio, la conferenza dei servizi attuale potrebbe chiudersi negativamente nella seduta della prossima settimana. In quella sede però - i privati o il Comune - dovrebbero chiedere la «riconvocazione immediata» di una nuova conferenza. Un escamotage che, se avallato dalla Regione, sforbicerebbe i tempi della nuova procedura. Almeno tre mesi di tempo risparmiati. Nel frattempo prosegue la trattativa tra Comune e privati sulle opere pubbliche. A partire dai trasporti. L'amministrazione, per esempio, non considera essenziale l'ampliamento della stazione a Tor di Valle, che costerebbe ai privati circa 10 milioni di euro. Fondi che il M5S preferirebbe stornare sul potenziamento della Roma-Lido per arrivare ad almeno 16 treni l'ora nei giorni delle partite e trasportare circa 19-20mila tifosi allo stadio.
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