Droni in volo, sentenze in tribunale e, dopo mesi di attesa, finalmente sembra giunto il momento per la ripresa degli scavi archeologici a Pietralata, nell'area scelta dalla Roma per realizzare il nuovo stadio. Andiamo per ordine. Un paio di giorni fa - scrive Fernando Magliaro su Il Messaggero - nel corso della mattinata, tecnici della società giallorossa hanno effettuato ricognizioni della zona di Pietralata in vista della ripresa degli scavi. Si è trattato di attività propedeutiche come il controllo del territorio, dei rifiuti, dello stato della vegetazione e cose simili. Il tutto in vista del più volte annunciato ma ancora mai avvenuto riavvio del cantiere de gli scavi archeologici. Si tratta di un elemento essenziale e imprescindibile: questi scavi da fare una ventina di "trincee", profonde fino a raggiungere lo strato di terreno vergine da attività umane, il cosiddetto "strato geologico" - sono obbligatori e dovuti all'adempimento delle prescrizioni emanate dalla Soprintendenza di Stato durante l'analisi del progetto preliminare. Senza il completamento di queste trincee la Roma non può presentare il progetto definitivo.
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Il Messaggero
Stadio della Roma, i droni volano sull’area di Pietralata
Pronti a ripartire gli scavi. Il cantiere archeologico è essenziale per poter ultimare il progetto definitivo
Quindi, tutto il lavoro su mobilità e trasporti, i rendering, le analisi sul traffico e simili diventa inutilizzabile fino a che non saranno completati gli scavi.
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