Tra un avvio e un rinvio, come cantava Baglioni, la conferenza dei servizi sul controverso progetto Tor di Valle si è aggiornata alla prossima settimana. Ancora tante le criticità da soppesare e limare, per strappare il "sì" dei tecnici, come pare ormai probabile dopo la decisione del governo di finanziare con soldi pubblici il “Ponte di Traiano”. Alla fine, a farsene carico saranno i contribuenti (costo: circa 100 milioni di euro).
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Stadio, ancora un rinvio: due giorni per decidere
La conferenza dei servizi si è aggiornata a lunedì e martedì prossimo, quando è atteso il fatidico "sì". Ma restano delle criticità da risolvere
Come riporta l'edizione de "Il Messaggero", a conferenza dei servizi su questa operazione calcistico-immobiliare legata al nuovo stadio della Roma e al gigantesco "Ecomostro" di uffici e negozi si è aggiornata a lunedì e martedì prossimo. Riunioni in batteria dalle 15 alle 19, per scandagliare le tante prescrizioni contenute nei pareri depositati la settimana passata. Spiegano dalla Regione: "Nella giornata di lunedì si discuteranno le tematiche relative ad ambiente, paesaggio, urbanistica e servizi interferenti. Martedì si affronteranno i temi relativi a mobilità, viabilità, infrastrutture e servizi interferenti".
Una lista piuttosto lunga e con qualche incognita che ancora rimane. A partire dal piano trasporti, che ruotano attorno a un’unica operazione: il riammodernamento della malconcia Roma-Lido. Il Campidoglio ha chiesto che almeno la metà dei tifosi arrivi allo stadio con i mezzi pubblici. Ma per la mobilità i privati metteranno sul piatto appena 45 milioni di euro, mentre per far viaggiare la Roma-Lido a un ritmo decente - un treno ogni 5 minuti - secondo i francesi di Ratp, di milioni ne servirebbero 400. Un abisso di cui i tecnici ora devono valutare le conseguenze. Sempre che, per colpa delle tante falle presenti negli elaborati, non si verifichi l’ennesimo slittamento.
(L. De Cicco)
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