rassegna stampa

Spinge donna giù dalla scalinata, preso ultrà

Il gesto è avvenuto in curva Nord prima del secondo tempo della partita Roma-Frosinone

Redazione

La violenza di un tifoso ha mandato in ospedale una turista svedese con una prognosi di trenta giorni. L'ha spinta e fatta cadere dalle scale della curva Nord prima del secondo tempo della partita Roma-Frosinone, mercoledì scorso. Ma grazie alle telecamere di sorveglianza dell'Olimpico per l'ultrà giallorosso M. A., 30 anni, non c'è stata via di scampo. È stato arrestato, dopo nemmeno 24 ore, dagli agenti della Digos e del commissariato Prati, come riporta Elena Panarella su Il Messaggero.

Il gesto, secondo quanto ricostruito dalla polizia, "sarebbe scaturito da una discussione a causa di un tatuaggio con lo stemma del Liverpool che il marito della donna aveva su una gamba". La coppia di svedesi in vacanza nella Capitale, aveva colto l'occasione dell'incontro di calcio infrasettimanale per andare allo stadio e veder giocare la Roma. L'uomo era stato accerchiato con atteggiamento minaccioso da altri tifosi, tra cui l'arrestato, per un tatuaggio dell Liverpool su un polpaccio, e la donna, 42 anni, era corsa in suo aiuto. La discussione era culminata con lo spintonamento e la caduta.

Una quindicina di gradini che non hanno lasciato scampo alla donna che oltre a varie contusioni ha riportato una frattura alla spalla. Nel video inoltre si vede la turista, durante la caduta, investire un giovane con le bibite in mano, per venderle durante la pausa. Il ragazzo resta sconvolto per l'accaduto, tentando invano di frenare lo scivolone.