La Roma doveva chiuderla prima, dopo aver mancato numerose occasioni. Non appena è entrato Klose e Parolo ha segnato, i giallorossi hanno rischiato troppo. Sul volto di Luciano Spalletti si era letto il terrore. "Sembrava l'urlo di Munch" riporta Carina de "Il Messaggero". Nel primo tempo se l’era presa soprattutto con Nainggolan, che non aveva servito prima El Shaarawy e poi Pjanic, oramai a tu per tu con Marchetti.
rassegna stampa
Spalletti: “Ora prendiamo il Napoli”
Dopo aver vinto il derby, complice la sconfitta del Napoili, l'allenatore giallorosso si sbilancia sull'obiettivo della squadra
Subito dopo la partita, però, ai microfoni televisivi il mister era la felicità fatta persona. «Penso che più di così non potevamo fare, perché quando giochi contro una squadra allenata da Pioli c'è il momento in cui devi essere bravo a soffrire», elogia i suoi «hanno interpretato la gara come avevo chiesto» e parla anche di Totti, dicendosi dispiaciuto per non averlo potuto schierare.
A questo si aggiunge il regalo fatto alla Roma dall'Udinese, che ha travolto il Napoli nell'anticipo delle 12.30. A domanda, il tecnico risponde "Dobbiamo essere pronti a montare sopra tutto ciò che passa e se passa il secondo posto bisogna giocarsela. Il Napoli è la squadra che ha prodotto il miglior calcio, anche superiore alla Juventus, la più organizzata di tutte. Devi vincere con loro e riguadagnare un punto, bisogna essere impeccabili in tutte le partite e se passa questo secondo posto bisogna farsi trovare pronti. Fa parte del nostro lavoro, della nostra ricerca. La Roma deve giocarsela sempre per queste posizioni, deve farsi la mentalità per giocare queste partite".
Il 4-1 finale è suo. Si erano fatte mille ipotesi tattiche e alla fine Luciano ha sorpreso tutti, schierando un inedito 4-2-4. Sempre Carina riporta "Merito anche del sacrificio degli attaccanti, al quale regala un plauso speciale: «A gennaio mi si chiedeva di trattenere Gervinho che era il più forte. Ma è sempre la squadra che determina, mai un giocatore. E Perotti ed El Shaarawy lo dimostrano. Quando Stephan sarà più cattivo diventerà un campione». Se Garcia aveva messo la chiesa al centro del villaggio, «io ho messo la palla a metà campo e ho detto chi la prende gestisce il gioco e fa meno fatica». Lucio dixit."
© RIPRODUZIONE RISERVATA