Il colpo ora è l'allenatore. Che se ne va: Conte. O che arriva: Mourinho, con la Roma che ha tappato un buco grosso con un eccellente. Sempre sulla carta, almeno. Il campionato italiano è fatto di ritorni, di manici dorati. Si torna al passato, quando ci sentivamo migliori. Allegri, appunto Mou, e poi si sta facendo di tutto per dare una panchina a Sarri, che non è proprio l'ultimo arrivato: c'è la Lazio - che ha perso Inzaghi - molto avanti. E dopo due anni, riecco pure Spalletti, che al calcio ha dato un bel po', da Roma in su. E non è ancora finita. Magari l'estate ci consegnerà qualche giocatore interessante, ma per il momento i club, il jolly, l'anno calato con gli allenatori e abbiamo visto quanto spesso facciano la differenza, vedi Gasperini a Bergamo, per certi versi anche Pioli al Milan. Non avremo Conte, questo ormai è noto: l'Inter non poteva accontentare le sue ambizioni, magari lo farà il Real Madrid, o il Tottenham oppure chissà chi. Insomma, a spasso non resta, scrive Alessandro Angeloni su "Il Messaggero". L'Italia, almeno per ora, farà a meno di Ranieri, altro signore della panchina. Vuole un'esperienza stimolante, qui ne vede pochi, di stimoli. Dal 22 agosto rivedremo accendersi i riflettori e ascolteremo il rumore dei nemici di Mourinho, che ci aspettiamo il solito uomo contro tutti. All'epoca dell'Inter stuzzicava Spalletti, il suo primo concorrente per lo scudetto. Potrà farlo ancora e chissà se potrà lottare ancora per il titolo. Titolo che vorrebbe riportare a Torino, Allegri. La Juve ha fatto giri immensi (Sarri e Pirlo) e poi è tornata a riaprire le porte al figlioccio abbandonato. Ma ad oggi, una vera favorita, proprio per questo giro di tecnici, non c'è. Vedremo. Crescono le ambizioni della Fiorentina: ha ingaggiato Gattuso, che la Champions l'ha appena sfiorata e in viola, magari, si accontenterà di entrarvi dalla porta secondaria. Le big si sono sistemate (quasi tutte), manca qualcosa nelle altre. Oltre a Conte, ci saluta Fonseca, che alla Roma ha fatto poco in questi due anni. Paulo è a caccia di una panchina, gli hanno proposto il Sassuolo (l'ingaggio non aiuta, come non aiuta quello di Pirlo) ma lui ambisce a qualcosa di diverso.
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Il Messaggero
Spalletti, Allegri e Mourinho: la Serie A è da panchina d’oro
Un campionato fatto di ritorni e conferme: per ora ne restano fuori Conte, Ranieri e Fonseca
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