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Soulé è diventato insostituibile. E ora cerca il primo gol in Europa

Soulé è diventato insostituibile. E ora cerca il primo gol in Europa - immagine 1
Aspettando i rientri di Dybala e Bailey, l'argentino è costretto agli straordinari
Redazione

Ci ha messo un po' Matias Soulé ad esprimere il suo potenziale, ma col tempo si è ritagliato un ruolo da protagonista fino a diventare imprescindibile per Gasperini, scrive Daniele Aloisi su Il Messaggero. Di questi tempi un anno fa era già stato etichettato come il nuovo Iturbe. Ha pagato il grande salto da Frosinone a Roma e i gol non arrivavano. In mezzo anche il passaggio da De Rossi a Juric che ha tagliato le gambe a buona parte del gruppo. Poi l'arrivo di Ranieri ha cambiato il suo destino e adesso è un idolo della tifoseria. La canzone che gli ha dedicato il rapper Ince sta spopolando e basta fare un giro in zona Olimpico durante le partite per rendersi conto che la sua maglia numero 18 è tra le più vendute. Non può concedersi turni di riposo poiché dalla sua parte - ad oggi - non ci sono alternative. Dybala e Bailey sono ancora alle prese con i rispettivi infortuni. Matias è sempre sceso in campo dal primo ed ha collezionato il 77% dei minuti a disposizione, contro il Verona è uscito stremato subito dopo il gol. E le reti messea referto sono già due, neanche nella magica annata di Frosinone era partito così bene. Si era sbloccato solamente alla sesta con la Fiorentina.

Nel 2025 Soulé è diventato più concreto e meno 'innamorato del pallone' come aveva chiesto Ranieri. Nella Roma dei record in questo anno solare lui è il protag nista assoluto. Basta pensare che nelle ultime 12 partite di Serie A ha partecipato a ben 9 reti (4 gol e 5 assist) sulle 15 totali. La 'Joyita' ha ormai spiccato il volo e non ha intenzione di fermarsi. Domenica ha spezzato la maledizione dei gol in casa e ora vuole trovare il primo in Europa. In 14 partite tra Juventus e Roma non è mai entrato nel tabellino, neanche con un passaggio vincente. La partita col Lille di domani può rappresentare la svolta anche sotto questo punto di vista. Ma non finisce qui perché vuole prendersi la nazionale. Non si sta mettendo in mostra solamente per i numeri offensivi, ma quando serve ripiega in difesa ed è migliorato nel lavoro sporco. Recupera in media sei palloni a partita. Non male. Gasperini non ha mai avuto dubbi sulle sue qualità e fin da subito ha cercato di avvicinarlo sempre di più alla porta. Domani e domenica toccherà di nuovo a lui, per riposare ci sarà tempo.