Al Bernardini, Luciano Spalletti ha preso in mano la Roma dirigendo il primo allenamento in vista della partita con il Verona. Si è vista subito, come evidenzia Gianluca Lengua su Il Messaggero, un’impostazione di lavoro differente rispetto a Garcia.
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Sotto la pioggia due ore di fatica pensando al Verona
Contro l’Hellas Spalletti potrebbe tornare al 4-2-3-1, rivisto e corretto per le diverse caratteristiche degli attuali giocatori a disposizione
Il nuovo allenatore ha tenuto prima un discorso generale allo spogliatoio e poi ha incentrato l’allenamento - circa due ore - sulla tattica, dividendo la squadra in reparti: quello difensivo si è allenato con Baldini e Domenichini, quello offensivo è rimasto assieme al tecnico. «La squadra fisicamente sta bene» ha assicurato Lucio che ha potuto contare anche sulla presenza di Manolas e Nainggolan, recuperati dopo l’infortunio muscolare rimediato con il Milan.
Assente invece dal campo (per una sessione individuale) Gervinho per via di un dolore al ginocchio, scaturito da una contusione presa tre giorni fa in allenamento. Stesso lavoro anche per Maicon (solito fastidio al ginocchio), Keita (dolore al polpaccio), Uçan e ovviamente Strootman (con cui il tecnico ha voluto parlare a parte). Salah invece è stato segnalato leggermente claudicante, la società però assicura che non ha alcun problema particolare.
Contro il Verona potrebbe tornare il 4-2-3-1 con Digne a sinistra, Manolas e Ruediger centrali e Torosidis a destra. I due centrocampisti potrebbero essere De Rossi e Nainggolan, sulla linea dei trequartisti partendo da destra dovrebbero agire Salah, Pjanic e Florenzi (o Iago Falque), mentre in attacco è scontato l’impiego di Dzeko.
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