Alla fine, dei 26,86 ettari che formano il quadrante di Pietralata dove la A.S. Roma sta progettando di realizzare il nuovo stadio, solo 1,4 ettari sono da considerarsi a termini di legge un'area boscata e, per di più, di nessun valore botanico. Insomma, il presunto bosco delle fate e degli gnomi, tanto decantato da qualche politico di quarta fila in cerca di visibilità e dai No Stadio, non è altro che banali fratte, detto alla romana. La certificazione arriva dalla lettura delle 75 pagine della perizia sull'area (36 di perizia, 39 di allegati): Mauro Uniformi, presidente dell'Ordine nazionale dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali, ha, infatti, concluso il lavoro e depositato la perizia in Campidoglio. Lo scrive Fernando M. Magliaro su Il Messaggero. Per l'88 per cento delle aree di Pietralata, quasi 24 ettari su quasi 27, non c'è traccia di querceti o sughereti. La nota dell'assessora all'Ambiente Alfonsi ricorda come l'area boscata sia definita "di scarso valore vegetazionale e naturalistico, in quanto derivante da un ex coltivo/frutteto, invaso da vegetazione per lo più pioniera, sinantropica ed infestante, con qualche inserzione di esemplari autoctoni". Insomma, si perdono 1,4 ettari di fratte e se ne guadagnano 3 di area verde attrezzata per un totale di 11 ettari di verde "vero". Ad Alfonsi fa eco, con una seconda nota, l'assessore all' Urbanistica Veloccia: "La maggior parte delle aree interessate dal progetto per il nuovo stadio della As Roma sono in uno stato di abbandono e degrado e le particelle riconducibili ad aree boscate sono di scarso valore vegetazionale e naturalistico. Queste aree quindi possono essere trasformate e compensate altrove".
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forzaroma rassegna stampa il messaggero “Solo un ettaro di bosco nell’area del nuovo stadio”. Il via libera dalla perizia
Il Messaggero

