Sei stop nel 2021. Da chiudere però in bellezza, ossia tornando a giocare. Il calvario di Smalling sembra giunto all'ultima curva, scrive Stefano Carina su Il Messaggero. Dopo il consulto medico effettuato a Londra il 3 novembre, il difensore ha ricevuto il via libera per iniziare a forzare i carichi di lavoro. E ieri, insieme a Viña, Zaniolo, Calafiori e Pellegrini, si è allenato a Trigoria mentre il resto della squadra non convocato dalle rispettive nazionali si era già dileguato giovedì pomeriggio, usufruendo dei tre giorni di riposo concessi da Mourinho. Chris non vuole più perdere tempo. L'obiettivo è tornare tra i convocati a Genova per poi giocare almeno un tempo quattro giorni dopo contro lo Zorya in Conference League. José lo aspetta. Perché un conto è una difesa con Chris, un altro senza. Se realmente lo Special One vuole optare per la difesa a tre, come accaduto a Venezia, Smalling è l'optimum. Ma anche dovesse restare con la linea a quattro, Chris è imprenscindibile. Perché ormai è chiaro che Mancini fatica ad essere il leader difensivo e si esprime meglio con l'inglese al suo fianco. Stesso discorso per Ibanez. Tuttavia Smalling è fondamentale anche per organizzare il mercato di gennaio. Per ora i Friedkin hanno garantito al tecnico due acquisti: un centrocampista (si complica per Zakaria che ha cambiato agente) e un terzino destro (Dalot dello United un'opzione). Questo perché sia Pinto che la proprietà hanno ricevuto rassicurazioni sul rientro di Chris. Se non ci saranno intoppi, l'acquisto di un centrale slitterebbe così a giugno.
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Il Messaggero
Smalling, l’uomo della svolta: Mourinho lo aspetta
Dopo il consulto medico effettuato a Londra il 3 novembre, il difensore ha ricevuto il via libera per iniziare a forzare i carichi di lavoro
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