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rassegna stampa

Serie A, i gol non fanno classifica

Il presidente Figc Gravina oggi illustrerà alle componenti il nuovo modello di algoritmo: scartato il fattore delle reti segnate e subite

Redazione

La classifica? Per stilarla bisognerà fare i conti. Calcolatrice alla mano per capire quale sarà il piazzamento della propria squadra bisognerà fare pochi piccoli passaggi, scrive Emiliano Bernardini su Il Messaggero.

C'è addirittura una formula scritta che ricorda quelle presenti nei libri di algebra. Bisognerà fare la media dei punti ottenuti in casa e moltiplicarli per le gare che ancora mancano da giocare in casa. Stessa cosa per le partite in trasferta. Poi basterà sommarli e aggiungerci i punti in classifica al momento dell'interruzione.

Semplice no? Magari non proprio immediato. Secondo questo metodo la posizione di ogni singola squadra verrà pesata (quasi impossibili i sorpassi a parità di gare giocate). O almeno così si legge nel documento di 13 pagine redatto dalla Figc per spiegare come funzionerà l'algoritmo.

Il modello scelto è stato rivisto negli ultimi giorni e la versione aggiornata, che sarà portata nella riunione di domani, non contiene più quel 10% relativo all'indice di redditività dei gol (calcolato così: reti fatte diviso il numero di punti e moltiplicato per la differenza gol). Il 100% della classifica sarà determinato solo dal calcolo della media dei punti.

Se a scendere in campo sarà la formula matematica lo scudetto non verrà assegnato. Il calcolo servirà, invece, a stabilire le squadre che si classificheranno per le prossime coppe europee e le tre retrocesse. Da stabilire ancora la limitazione per l'applicazione dell'algoritmo: si parla di almeno tre turni di campionato disputati.